Appartamenti in affitto introvabili e carissimi: il nodo per chi sceglie di cercare casa a Treviso

Mercoledì 29 Giugno 2022 di Mattia Zanardo
Affitti rari e costosi a Treviso, gli appartamenti sono introvabili

TREVISO - Introvabili e a prezzi spropositati. Nella Marca le abitazioni in affitto sono merce sempre più rara. E, di conseguenza, anche piuttosto cara. Nonostante una richiesta comunque piuttosto sostenuta. Parliamo delle locazioni pluriennali tradizionali. Mentre è in crescita il mercato degli alloggi per affitti a breve e ancor più quello degli affitti turistici, dunque per pochi giorni o al massimo qualche settimana.

Anzi, questi fenomeni sono, almeno in parte, all'origine del primo. Il perché lo spiega Collaltina Bortolot, presidente provinciale della Fiaip, la Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali: guadagni maggiori e meno pericoli di grane. «Partiamo da un presupposto: l'affitto a lungo termine, con il classico contratto quattro anni più quattro, è ritenuto non conveniente dai proprietari - sottolinea la rappresentante della categoria -. La legge italiana sugli affitti è nata nel secondo dopoguerra, per tutelare giustamente la parte più debole, i tantissimi cittadini rimasti senza casa dopo il conflitto. Oggi però i rapporti si sono invertiti ed è il proprietario a non avere pressoché garanzie».


IL NODO
Le procedure per rientrare in possesso del proprio appartamento se l'inquilino non paga regolarmente la pigione o se si ha l'esigenza di utilizzare l'immobile, argomenta Bortolot, passano per via giudiziaria, con costi e tempi intuibili. E dovendo pure anticipare le tasse sugli affitti non riscossi. «Dunque, chi me lo fa fare di dare un'abitazione in affitto per otto anni, quando con una locazione breve, anche se l'appartamento resta sfitto per alcuni periodi, prendo comunque di più e rischio meno»?


SCELTA CONDIVISA
Sulla scia della crescente vocazione turistica di Treviso e di altre aree della Marca, chi ha un alloggio a disposizione, spesso e volentieri lo destina ai visitatori o comunque a soggiorni limitati, come dimostra la fioritura di bed and breakfast e affitta camere (a prescindere dalla regolarità o meno dell'attività, come spesso lamentato dagli operatori del settore). Eppure la domanda non mancherebbe: dal manager alla ricerca di un punto d'appoggio più stabile di una stanza d'albergo, quando non è in viaggio di lavoro o non torna dalla famiglia in un'altra città nel weekend, al medico, all'infermiere o all'insegnante che hanno ottenuto un incarico in zona; dalla giovane coppia, che fatica a stipulare un mutuo per comprare casa magari perché ha un'occupazione precaria, a chi , semplicemente, preferisce non impegnarsi con una proprietà definitiva.


I PREZZI
«A Treviso e dintorni i miniappartamenti da affittare sono di fatto introvabili: quei pochi che ci sono vanno via immediatamente alla prima visita - ribadisce Sabrina Bittante, consigliera della Fiaip e titolare dell'agenzia Stima, tra le più storiche e conosciute del capoluogo - Lo stesso vale per i due camere, l'altra tipologia più ricercata». E in virtù della tradizionale legge della domanda (cospicua) e dell'offerta (scarsa), gli importi degli affitti sono in netta crescita. «Mini in centro, ristrutturati e con dei buoni standard, a meno di 600 euro al mese non se ne vedono da almeno tre anni. A patto, appunto, di trovarne», afferma Bittante. Nella fascia fuori Mura ci si attesta su cifre solo lievemente inferiori - intorno a 500- 550 euro - ma si può salire rapidamente specie se l'abitazione è dotata di garage, di una terrazza o di un po' di verde, altre caratteristiche molto richieste soprattutto nel post- lockdown. Per un bicamere si va dai 700 euro in su. Anche nei comuni dell'hinterland non è raro raggiungere i 500 euro - sempre ovviamente per sistemazioni con dotazioni moderne -, circa un centinaio in più del recente passato. Come già da tempo a Venezia, anche a Treviso la penuria di case in locazione rischia di diventare un problema. «Per questo stiamo cercando di dimostrare - nota Bittante - che, in fin dei conti, tra spese di manutenzione e usura degli appartamenti, gli affitti turistici non sono sempre così convenienti, ma soprattutto bisogna cercare di agevolare anche chi viene qui per lavorare e di certo non può affittare un alloggio di mese in mese».
 

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