Aeroporto di Treviso chiuso fino a ottobre: al Canova non si vola

Venerdì 5 Giugno 2020 di Mauro Favaro
L'aeroporto Canova di Treviso resterà chiuso fino a ottobre
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TREVISO Estate senza voli al Canova. L'aeroporto di Treviso potrebbe riaprire i battenti solamente a ottobre. Cioè dopo la fine della stagione estiva. Da questo mese i voli riprogrammati sullo scalo della Marca verranno trasferiti in blocco all'aeroporto Marco Polo di Venezia. La conferma è arrivata direttamente da Save, il gruppo che gestisce il sistema aeroportuale. Ad oggi Ryanair, la compagnia low cost che opera il 90% dei voli del Canova, sta vendendo biglietti per voli da e per Treviso a partire dal 21 giugno. L'emergenza coronavirus, però, ha ridotto i movimenti e liberato spazi al Marco Polo. Così, almeno nella prima fase della ripresa, i voli di Treviso verranno concentrati proprio nello scalo di Venezia

LA DECISIONE
Ieri mattina Enrico Marchi, presidente del gruppo Save, ha illustrato il piano al sindaco Mario Conte. «La chiusura temporanea dell'aeroporto di Treviso potrebbe durare fino a ottobre, a chiusura della stagione estiva, in considerazione dell'elevata riduzione del traffico aereo sullo scalo conseguente all'emergenza sanitaria Covid-19 fanno sapere dalla società nell'attuale mese di giugno, il traffico del sistema aeroportuale Venezia-Treviso registrerà una flessione del 95%, che si presume possa recuperare parzialmente nei mesi della stagione estiva. Pertanto, in un'ottica di sistema e di ottimizzazione delle risorse, come accaduto in occasioni precedenti e come avviene in altri sistemi aeroportuali, il traffico sarà concentrato su un aeroporto, il Marco Polo, mantenendo attivi tutti i servizi per il territorio».
Insomma, ad oggi il traffico aereo previsto non giustifica l'apertura contemporanea dei due aeroporti. Il gioco non vale la candela. Sfuma così il sogno di una veloce ripresa delle attività al Canova. Il fatto che Ryanair avesse iniziato a vendere biglietti da e per Treviso, cosa che sta ancora facendo, aveva riacceso la speranza. Invece non sarà così. I voli del 21 giugno per Malta, Catania e Palermo verranno trasferiti a Venezia. Come quelli previsti per i giorni immediatamente successivi: Bari e Valencia (Spagna). Per poi continuare a luglio con Dublino (Irlanda), Bruxelles Charleroi (Belgio), East Midlands, Edimburgo, Manchester (Regno Unito), Ibiza, Malaga e Siviglia (Spagna). E così via per tutta l'estate. 

IL LOCKDOWN
L'emergenza coronavirus sarà lunghissima per lo scalo trevigiano. L'aeroporto è stato chiuso l'11 marzo. Da quel giorno la pista è rimasta completamente vuota. E resterà così fino a ottobre. Vuol dire un lockdown di sette mesi. Con tutto ciò che ne consegue. Alla fine l'aeroporto di Treviso perderà 2 milioni di passeggeri in transito rispetto all'anno scorso. Un numero pesantissimo per l'economia della Marca. Da gennaio ad oggi il Canova ha già contato quasi un milione di passeggeri in meno. E da qui a ottobre ne perderà altri 1,1 milioni, sempre rispetto allo stesso periodo del 2019. Al momento non sembrano esserci margini. L'anno scorso l'aeroporto di Treviso aveva registrato il passaggio di 285mila passeggeri nel mese di giugno, 287mila a luglio, 293mila ad agosto e 282mila a settembre. Adesso le caselle per il 2020 sono destinate a rimanere vuote. Save, comunque, non ha intenzione di abbandonare lo scalo del capoluogo della Marca. Anzi, continua a sperare di poterlo rilanciare per farlo tornare a viaggiare ai ritmi pre Covid il più in fretta possibile. «Auspichiamo che quanto prima si possa ritornare alla fase precedente alla crisi che ha colpito l'intero settore aeroportuale», ha detto Marchi nel confronto di ieri mattina con il sindaco Conte. Anche perché, dopo tutte le polemiche, ormai si attende solo la firma del ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, per l'okay al master plan da 53 milioni di euro definito dalla stessa Save, prima dell'emergenza coronavirus, per sviluppare e ingrandire l'aeroporto di Treviso.
 
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