Cani e gatti, boom di adozioni: svuotati i rifugi dell'Enpa

Giovedì 14 Gennaio 2021 di Manuela Collodet
Boom di adozioni di cani nella Marca
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TREVISO Sarà il cambio delle abitudini, sarà che si passano più ore in casa, sarà che nei momenti di difficoltà un amico in più fa sempre comodo fatto sta che il 2020 fa il record per il boom di adozioni di cani e gatti durante il lockdown. Un trend del 15 per cento in più rispetto allo scorso anno che percorre tutta la Penisola e che nella Marca tocca picchi del 40 per cento. Come il caso del rifugio Enpa di Ponzano che ha dato in adozioni 344 cani dei 390 presenti a inizio anno o del gattile di Conegliano letteralmente svuotato: al momento dei mille mici presenti è rimasto un solo gatto a fare da custode.
LA TENDENZA
Un piccolo miracolo della pandemia che riempie di gioia e di conforto. L’Ente Nazionale Protezione Animali ha trovato casa nell’anno che passerà alla storia per l’emergenza sanitaria che ha stravolto il mondo a 8100 cani e 9500 gatti, oltre il 15% in più rispetto al 2019 per un totale di 17.600 animali domestici. Un incremento che in alcune città, come Treviso o Conegliano, sale fino al 20% o al 40%. Il rifugio Enpa di Ponzano su 390 cani ne ha fatti adottare 344. Al momento in canile ce ne sono solo 70. E il canile Enpa di Cison di Valmarino si attesta sulle stesse percentuali. «Per noi il 2020 è stato bellissimo - afferma Massimo Bordoni - le adozioni hanno superato di gran lunga gli abbandoni. Risultati che sono in parte dovuti alle campagne di sterilizzazioni degli ultimi tre anni e poi anche al cambio del contesto sociale, con il lockdown forse più d’uno ho scoperto la voglia di portare fuori il cane». Ma il 2020 per l’Enpa di Treviso resterà l’anno di Rec. «Eh già - si commuove Massimo - siamo riusciti ad affidare Rec: per noi questa è stata la vera grande adozioni del cuore. Il simbolo di questo 2020». Rec aveva 11 anni e alle spalle una vita trascorsa in canile dov’era arrivato dopo anni di maltrattamento. «Era un cane anziano, malato, difficile. Noi pensavamo morisse in canile. Invece in autunno una famiglia splendida ci ha chiesto di lui. E noi abbiamo subito capito che era perfetta per Rec. Con loro ha potuto vivere gli ultimi tre mesi della sua vita. Finalmente a casa». Come Rec altri cinque “nonnini” hanno trovato una famiglia. «Per noi è una festa quando i cani anziani vengono scelti. Tutti vogliono i cuccioli, ma loro sono degli ex cuccioli che hanno più degli altri bisogno di amore e di cura».
IL FRONTE MICI
E un solo nonnino è rimasto di vedetta al gattile di Conegliano. Un micio anziano unico ospite della struttura dell’Enpa, che quest’anno ha dato in affidamento tutti i mille gatti presenti. «Al momento - spiega Paolo Mumolo, uno dei volontari del gattile - siamo rimasti con un solo micio anziano, tutti gli altri sono stati adottati. Nel corso del 2020 abbiamo affidato circa mille esemplari: le adozioni sono esplose e va tenuto conto che durante i mesi di lockdown siamo rimasti fermi. E’ una tendenza che si sta consolidando oramai da diversi anni e che quest’anno è esplosa. Rispetto al 2019 c’è stato un forte incremento e tenete conto che noi non diamo i gatti alle prime persone che si presentano, ma valutiamo se vanno davvero bene per il micio che vogliono. Quindi le richieste in realtà sono state molte di più. E la cosa più bella è che il trend riguarda tutta Italia. Perchè il canile o il gattile perfetto non è quello bello, ma quello vuoto». Superata la fase problematica dell’impossibilità di effettuare le sterilizzazioni, soprattutto tra i gatti, difficoltà che ha visto aumentare gli abbandoni, poi il 2020 si è rivelato l’anno della rivincita per cani e gatti in cerca di casa. E speriamo che sia solo l’inizio.
 

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