Bambine abusate dal vicino di casa: 50enne di Mogliano sotto accusa, era amico ed ex collega dei padri delle vittime

Venerdì 10 Febbraio 2023 di Giuliano Pavan
Bambine abusate dal vicino di casa

Già l'accusa di per sé è pesante: violenza sessuale nei confronti di due minori al di sotto dei 14 anni, figlie di due diverse famiglie di amici di famiglia. Ma è ancora più grave se, a processo già incardinato, si viene a sapere che le vittime non sono solo due ma quattro. Non solo: le ulteriori due minori, all'epoca dei fatti di 6 e 8 anni, sono pure state tolte ai genitori affidatari dal tribunale dei minori di Venezia che prima sospettava fosse il padre ad aver abusato di loro e poi, una volta capito che si trattava del vicino di casa, ha comunque disposto che continuassero a vivere in comunità perché quegli stessi genitori, per "incuria", avevano permesso alle figlie di frequentare quell'uomo.

Una storia nella storia.


IL PROCESSO
Sul banco degli imputati siede un 50enne moglianese, ex collega del padre di una vittima e amico del padre dell'altra. A far scattare l'inchiesta sono state proprio le due ragazzine che si sono confidate con i genitori raccontando di palpeggiamenti nelle parti intime, baci e proposte a sfondo sessuale oltre a circostanze di esibizionismo. Dopo quelle confessioni, le due famiglie si sono rivolte alle forze dell'ordine per denunciare il comportamento dell'uomo. Gli inquirenti, al termine delle indagini, hanno spedito il 50enne a processo, difeso dall'avvocato Antonello Secchi. I genitori delle minori si sono invece costituiti parte civile con gli avvocati Gioia Barbaro, Damiano Danesin e Sara Franchin. Ieri mattina erano tutti in aula, in attesa dell'inizio del processo. Ma i giudici, accogliendo la richiesta di rinvio per malattia presentata dall'avvocato Secchi, hanno aggiornato l'udienza al prossimo 9 marzo. In tribunale, però, non c'erano solo loro: assistiti dall'avvocato Giuseppe Bonotto, si sono presentati anche i genitori delle due sorelle che vivono da mesi in comunità dopo essere state tolte a quelli che fino al settembre scorso erano il loro padre e la loro madre affidatari. E qui inizia la seconda storia.


LA STORIA
Il 50enne, vicino di casa dei genitori affidatari e che faceva giocare i propri figli con le due ragazzine, due anni fa avrebbe abusato anche di loro. Con le stesse modalità, approfittando del rapporto di fiducia tra le famiglie. La più grande delle due, a scuola, racconta degli abusi ma non fa il nome dell'aguzzino. La segnalazione arriva al tribunale dei minori che, in prima istanza sospetta del padre. e così spedisce le due giovani in comunità, con la possibilità di vedere i genitori affidatari nei weekend. Le indagini proseguono, ed emerge che l'aguzzino era il vicino di casa e non il padre. L'inchiesta dunque viene archiviata, ma allo stesso tempo ai genitori viene impedito anche di vedere le piccole perché, stando a quanto dicono i diretti interessati, il tribunale dei minori li accusa di incuria per aver permesso a quell'uomo di frequentare la loro casa. Solo in un momento successivo, l'avvocato Bonotto è venuto a sapere che si trattava della stessa persona che, nel frattempo, si è trasferito altrove.

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