Zaia chiede i fondi del Recovery per Barbamarco e il Pd lo incalza sui costi per il Giro d'Italia

Sabato 27 Marzo 2021 di Anna Nani
LAGUNA DI BARBAMARCO L'escavo della bocca sud è fondamentale per l'economia della pesca deltizia
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PORTO TOLLE - Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha scritto al ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini per chiedere di intervenire sull’annosa questione del porto peschereccio di Pila, Porto Tolle. L’interramento della bocca sud di Barbamarco è un evento che avviene ciclicamente mettendo a repentaglio la sicurezza delle imbarcazioni con il proprio equipaggio tant’è che recentemente la Prefettura di Rovigo ha predisposto un nuovo scavo di somma urgenza del canale per ripristinarne la viabilità. 
«Prevedere nell’ambito delle iniziative connesse al piano ‘Next generation Eu” un sistema di protezione della laguna di Barbamarco la cui bocca a mare è soggetta a frequenti insabbiamenti che mettono a repentaglio la fiorente economia ittica e l’incolumità degli equipaggi di una moderna flotta di pescherecci» questa la richiesta del presidente. 
«Pur trattandosi di un’esigenza puntuale e molto contestualizzata la questione assume un’assoluta rilevanza in quanto interessa la sicurezza della navigazione e la produttività di un comparto peschereccio di sicuro rilievo – scrive Zaia -. Lo sbocco a mare in questione è l’unica via di accesso al porto di Pila, il cui mercato ittico rappresenta una delle attività più importanti dell’economia di questo territorio».
L’infrastruttura, che è tra le più moderne, ospita oltre 60 imbarcazioni adibite a pesca professionale tenendo conto che l’ultimo intervento di dragaggio effettuato dalla Regione e conclusosi a gennaio 2021 è stato quasi del tutto annullato da una recentissima mareggiata
Se da un lato è arrivato il grazie del presidente della coop Pila, Giuliano Mazzucco per l’interessamento dimostrato dalla Regione, è dai banchi dell’opposizione che Francesca Zottis, vicepresidente dell’assemblea di Palazzo Ferro Fini bacchetta Zaia. «Un sistema di protezione per la laguna di Barbamarco non è più rinviabile, ma dov’era la Regione in questi anni? – scrive in una nota l’esponente del Pd -. Zaia adesso scarica il problema sul Governo e chiede di finanziarlo con le risorse del Recovery Fund, definendolo di assoluta rilevanza. Perché allora non ci ha mai ascoltato quando a ogni sessione di bilancio facevamo proposte con finanziamenti precisi, regolarmente bocciate dalla Lega? Adesso Zaia si ricorda dell’importanza di questo mercato ittico per ilPolesine e perché non si è mosso prima? E se per caso non dovesse rientrare nel Recovery Fund se ne farà finalmente carico o dovremo aspettare un’altra pandemia? Per anni la Regione è andata avanti con provvedimenti tampone e lavori di somma urgenza. Bastava programmare un intervento strutturale e nell’arco di una legislatura, con una spesa equivalente a quella per il passaggio di una tappa del Giro d’Italia dalle Colline del Prosecco e il problema del porto di Pila si sarebbe risolto da un pezzo».
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