DELTA (ROVIGO) - Buone notizie per il comparto ittico con l'arrivo dell'atteso via libera dell'Unione Europea alla proroga per altri tre anni della deroga alla taglia minima delle vongole e il rinnovo del contratto per il personale non imbarcato.
Considerata la scadenza della precedente deroga che era fissata per fine anno, l'atto era uno dei provvedimenti più attesi che permette al comparto di tirare un sospiro di sollievo per la propria sopravvivenza. «Una scelta di buon senso che non danneggia la risorsa ed è supportata da evidenze scientifiche, che dimostrano come in Italia difficilmente si riescono a raggiungere dimensioni per le vongole che raggiungo i 25 millimetri- specificano dalla cooperazione -. Ringraziamo i nostri parlamentari europei, la Commissione europea e il comitato tecnico scientifico per aver capito le ragioni degli operatori italiani».
PERSONALE IMBARCATO
L'altro buon risultato per il mondo della pesca è il rinnovo del contratto per il personale non imbarcato dipendente da cooperative esercenti attività di pesca marittima, attività di maricoltura, acquacoltura e vallicoltura che era scaduto ancora il 31 dicembre 2021. Il nuovo contratto, che copre il quadriennio 2022-2025, è stato siglato dalla cooperazione (Agci-Agrital, Fedagripesca-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare) e dalle parti sociali.
«Le difficoltà delle imprese di pesca in questo momento sono davvero molte sotto il peso insostenibile del caro bollette, ma siamo comunque riusciti a dare risposte adeguate, a chi opera nel comparto, sul versate economico e su quello del welfare aziendale» afferma l'Alleanza. L'incremento salariale previsto è del 6 per cento e sarà erogato in due tranche: la prima (3%) dal primo dicembre 2022, la seconda, di eguale importo, dal primo marzo 2023. Le parti, infine, si sono impegnate a incontrarsi entro il 31 dicembre 2023 per valutare soluzioni contrattuali volte alla salvaguardia del potere di acquisto delle retribuzioni.