Sgarbi: «Lbri al macero, li compro io e denuncio l'Accademia dei Concordi»

Domenica 25 Novembre 2018 di Nicoletta Canazza
foto di repertorio
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ROVIGO - «Pronto a fare un'offerta a scatola chiusa, anzi a scatolone chiuso, per salvare i 27 quintali di libri mandati al macero dall'Accademia dei Concordi di Rovigo». È un Vittorio Sgarbi indignato quello che ieri ha chiamato il Gazzettino dopo aver letto la notizia della dismissione di due container di volumi da parte della prima istituzione culturale della città. 
«Una notizia inverosimile - ha affermato con foga - Non è possibile svalutare l'identità culturale in questo modo. La scelta di mandare i libri al macero è prerogativa solo di un editore, che agisce in quanto azienda privata e deve sostenere dei costi di magazzino. Non può farlo un'istituzione culturale pubblica. Per questo denuncerò alla Procura della Repubblica il responsabile di una scelta scellerata. Chi è per decidere di mandare al macero quintali di libri? È materiale che ha ancora un valore, magari minimo, ma lo ha. Avrebbero potuto contattare una banca, una qualche biblioteca e proporre di ritirare gratis i volumi. Distruggere libri è una perdita assoluta. Avessero contattato me, avrei offerto di rilevarli al buio, cinquemila euro tutto compreso».
 
L'EPISODIO
Sgarbi porta a esempio un analogo episodio accaduto di recente a Sutri, comune di cui è sindaco. «I vigili urbani trovarono in una discarica un migliaio di volumi provenienti dalla biblioteca di un architetto deceduto poco tempo prima. Mi mandarono a chiamare. Tra quei libri c'erano titoli di assoluto interesse e tutti sono stati recuperati e donati alla biblioteca comunale. Ora stanno lì. È una follia pensare di poter buttare i libri come spazzatura. Non si può dare l'idea che un libro sia una merce senza valore. Un libro ha sempre valore, magari minimo, ma lo ha. Tanto più se, come in questo caso, tra i libri buttati ci sono titoli ed edizioni di tutto rispetto, degne di essere valutate caso per caso. Con opportuna valorizzazione avrebbero potuto trasformarsi in reddito da destinare ad altre iniziative». 
È più o meno la reazione scandalizzata di molti in città una volta appreso che il 30 ottobre l'Accademia dei Concordi ha mandato a Ecoambiente di Rovigo due container pieni di decine di scatoloni. L'Accademia ha replicato che il riordino del patrimonio è procedura normale perché è necessario liberarsi di pubblicazioni presenti in troppe copie, specie se non richieste dagli utenti. E la decisione è frutto di accordi tra tutti i componenti del direttivo e dell'amministrazione. «Chi decide di mandare i libri al macero è persona pericolosa - rincara Vittorio Sgarbi - e se davvero tra lo scarto ci dovessero essere stati testi editi dalla Fondazione Valla o della collana Meridiani Mondadori, o le Lettere dal carcere di Gramsci del 1947, che valgono 250 euro nell'edizione del 1947, o i Classici Ricciardi, qui si configura anche un danno erariale. Per questo domani andrò alla Procura della Repubblica a denunciare i responsabili. Quanto fanno 27 quintali a 500 euro a quintale? Almeno 15mila euro, ai quali questi signori hanno rinunciato».
 
Ultimo aggiornamento: 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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