Tra Ville e giardini porta la violinista cubana Yilian Canizares in concerto alla Vangadizza

Venerdì 7 Agosto 2020 di Federico Rossi
Yilian Canizares la violinista cubana protagonista sabato della tappa di "Tra ville e giardini" a Badia
BADIA POLESINE Badia si prepara ad accogliere Yilian Cañizares. Il Giardino dell’abate della Vangadizza domani ospiterà la tappa di “Tra ville e giardini” che dalle 21.30 vedrà protagonista la violinista e cantante cubana in “Resilience trio”, con il bassista Childo Tomas e il percussionista Inor Sotolongo. 
Compositrice estrosa e abile rumbera, la Cañizares sta calcando i palcoscenici e si muove trasversalmente tra sacro e profano, classica e jazz, Bach e il violinista preferito Stéphane Grappelli, cantando in spagnolo, lucumí, inglese e francese. Classe 1983, ha studiato musica all’Avana fin dai 4 anni, poi pianoforte e violino otto anni alla scuola Saumell, quindi ha conseguito il diploma in violino al Conservatorio e la borsa di studio per la scuola El Sistema di Caracas in Venezuela, dove c’era la possibilità di aprirsi all’ascolto di grandi musicisti da tutto il mondo. 
VINCITRICE A MONTREAUX
Nel 2000 Cañizares ha vinto una nuova borsa di studio per il Conservatorio di Losanna in Svizzera, dove si è stabilita. Ha suonato con diverse orchestre, fondato una propria band e nel 2008 ha vinto il Montreux jazz festival competition. Da allora, la sua carriera è stata un crescendo. Ha condiviso il palco con i migliori musicisti cubani: Ibrahim Maalouf, Omar Sosa, Youn Sun Nah, Richard Bona, Chucho Valdés, Roberto Fonseca, Dhafer Youssef, El Comité.
Quattro sono gli album al suo attivo, i primi due auto prodotti: “Ochumare” del 2013 (il nome del suo quartetto) e “Invocacion” del 2015, disco che contiene la summa delle sue influenze afro-cubana, yoruba (idioma tradizionale e forma di spiritualità cubana), classica, jazz, svizzera, francese, venezuelana. Nel 2018 è la volta di “Aguas”, con Sosa. 
QUATTRO ALBUM
Il suo ultimo lavoro, “Erzulie”, del 2019 per l’etichetta Planeta Y, fondata da lei stessa. Il disco segue le influenze della cultura creola tra Cuba, Haiti, Africa ed il jazz di New Orleans: nella tradizione creola Erzulie è uno spirito femminile che rappresenta l’amore e la sensualità, ma anche la forza e la libertà. Per Yilian è il simbolo di un’idea di musica contaminata che recupera lo spirito jazz e lo porta nel pop. Ma è anche il suo tributo a tutte le donne.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci