ADRIA - È stato riconosciuto colpevole di aver violentato la figlia, di appena otto anni, di quella che al tempo era la sua convivente e condannato oggi in Tribunale a Rovigo a una pena di 8 anni di reclusione, oltre al pagamento di un risarcimento di 100mila euro nei confronti della vittima.
Il processo di primo grado, che si è svolto a porte chiuse, ha accertato la responsabilità dell'uomo, che al tempo aveva 56 anni, per quanto avvenuto nell'estate del 2006 a Lama Polesine. L'uomo avrebbe approfittato del fatto che la bambina si fosse addormentata nel letto matrimoniale dove dormivano lui e la compagna, sdraiandosi accanto a lei ed iniziando ad allungare le mani mentre era ancora nel sonno. Dopo averla spogliata, le è poi salito sopra costringendola ad un vero e proprio rapporto sessualea.
I dettagli nell'edizione di Rovigo de Il Gazzettino di venerdì 1 luglio
Ultimo aggiornamento: 19:49
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il processo di primo grado, che si è svolto a porte chiuse, ha accertato la responsabilità dell'uomo, che al tempo aveva 56 anni, per quanto avvenuto nell'estate del 2006 a Lama Polesine. L'uomo avrebbe approfittato del fatto che la bambina si fosse addormentata nel letto matrimoniale dove dormivano lui e la compagna, sdraiandosi accanto a lei ed iniziando ad allungare le mani mentre era ancora nel sonno. Dopo averla spogliata, le è poi salito sopra costringendola ad un vero e proprio rapporto sessualea.
I dettagli nell'edizione di Rovigo de Il Gazzettino di venerdì 1 luglio