Il tetto della villetta va a fuoco, evacuata un'abitazione a Castelguglielmo

Venerdì 6 Novembre 2020 di Francesco Campi
IN FIAMME La villetta a Castelguglielmo che è andata a fuoco ieri

CASTELGUGLIELMO I vigili del fuoco hanno lavorato ore per domare il vasto incendio che ha avvolto una abitazione a Castelguglielmo. Il rogo è divampato, verso le 10 di ieri in una villetta poco fuori dal centro del paese, fra via Roma e via Torino, poco distante dal cimitero. Una casa abitata, anche se fortunatamente nessuno degli occupanti è rimasto ferito o intossicato. Le cause che hanno scatenato l’incendio sono ancora al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco. Quello che, purtroppo, è apparso subito chiaro è che la conformazione del tetto ha favorito il rogo. Una copertura realizzata con tutti i crismi della sicurezza e della sostenibilità, con tanto di pannelli fotovoltaici sulla propria sommità, ma del tipo ventilato, ovvero con un’intercapedine vuota per un miglior isolamento e un maggior risparmio energetico. Che, però, in questo caso, si è rivelato un’arma a doppio taglio, consentendo con i sui interstizi areati, che il fuoco si alimentasse. 
LE OPERAZIONI 
I vigili del fuoco sono arrivati in forze, da Rovigo e da Castelmassa, con due autopompe, un’autobotte, una piattaforma aerea e ben 12 operatori, iniziando subito le operazioni di spegnimento delle fiamme, che avevano già interessato il tetto ventilato e l’impianto fotovoltaico. Sul posto sono subito intervenuti anche i carabinieri, nonché il personale sanitario del Suem, anche se nessuno degli occupanti ha necessitato di soccorso medico. La casa, invece, ha riportato danni ingentissimi. Il tetto, nonostante i litri d’acqua riversati a getto continuo per ore dai pompieri, è quasi integralmente distrutto. E l’ingente quantità d’acqua, preziosa per spegnere le fiamme, ha comunque danneggiato quanto si trovava nell’abitazione, dato che, avvolta da alte fiamme, non permetteva di entrare per mettere al sicuro alcunché. Dopo le lunghe operazioni di spegnimento, i pompieri si sono dovuti occupare anche dell’attenta opera di bonifica alla ricerca di eventuali focolai in grado di riattizzare l’incendio. L’opera delle squadre dei vigili è terminata solo attorno alle 14. 
Un incendio analogo era divampato, nel dicembre di tre anni fa, a San Bellino, in questo caso di notte, sempre in una casa abitata. Attorno alle 21 un rumore strano, simile a scoppiettio aveva attirato l’attenzione e quasi subito un preoccupante odore di bruciato iniziava a diffondersi in tutta la casa. Subito è stato staccato il quadro elettrico, pensando a un cortocircuito. E mentre la famiglia si stava chiedendo cosa stesse accadendo, qualcuno bussò con forza alla porta urlando di uscire. Percorrendo in auto la strada arginale, che conduce da San Bellino a Fratta, un passanet aveva notato alte fiamme levarsi dal tetto ed era corso ad avvertire gli occupanti. Attimi di puro terrore, con tutta la famiglia uscita per strada, ancora in pantofole e vestiti da casa, ad attendere con ansia l’arrivo dei vigili del fuoco. Anche in questo caso il tetto ventilato aveva favorito il rogo tanto che i pompieri avevano praticato grossi fori nella copertura per penetrare nel sottotetto, dove le fiamme covavano.
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