VILLADOSE - Due giorni carichi di emozioni per i parenti, giunti dall’Inghilterra, di Arnold George Raymond Hallas, ex ufficiale di volo del Wiltshire che 77 anni fa compì il suo ultimo volo a pochi giorni dalla fine della Seconda guerra mondiale. Venerdì scorso, nel pomeriggio, il gruppo inglese, insieme con le autorità e una delegazione in rappresentanza della scuola di Villadose che ha portato avanti un importante progetto che ha incluso una mostra, ha visitato e partecipato a una cerimonia nel cimitero di guerra di Padova condotta dal reverendo Rebekah Cannon.
DISPERSO IN AZIONE
Il 30 aprile 1945, gli Spitfire dello Squadrone n. 601 decollarono da Bellaria (Rimini), per un’operazione di ricognizione. Il pilota Hallas stava volando come Mustard 4 nello Spitfire NH 231 quando la formazione fu colpita da fuoco leggero, ma intenso, dalle posizioni nemiche. Mentre tornavano indietro, Hallas ha chiamato e riferito di essere stato colpito al motore e dopo aver sorvolato il maltempo, ha riferito che la temperatura stava aumentando e a 4.000 piedi ha preso la decisione di salvarsi. Tuttavia, il suo aereo si è tuffato più volte ed è stato visto rotolare prima di affondarsi direttamente sul terreno nelle campagne villadosane fra Ca’ Tron e Cambio. Arnold Hallas aveva appena 24 anni quando il suo Spitfire si è schiantato, pochi mesi prima della fine del Secondo conflitto mondiale e due giorni prima che finisse ufficialmente in Italia.
IL RECUPERO DEI RESTI
Dopo aver deposto fiori nel punto del ritrovo, Luca Milan, presidente dell’Associazione aerei perduti nel Polesine, ha spiegato come si è svolta l’attività di recupero dei resti e gli studi fatti sulla dinamica dell’impatto. In cielo, due aerei in sorvolo hanno salutato con una piccola esibizione i partecipanti, prima di osservare un minuto di silenzio in ricordo del pilota. Il gruppo ha poi portato i saluti ai ragazzi di prima media che hanno lavorato al progetto e ha visitato la mostra in municipio, “Oltre il volo c’è di più” curata dall’istituto comprensivo di Villadose e l’Associazione aerei perduti. Il progetto si concluderà con la pubblicazione di un libro dove sono state raccolte le testimonianze e il materiale fotografico e documentale di Hallas e del suo aereo.