ROVIGO - Dal Brasile a Rovigo in bicicletta, alla ricerca dei propri avi. La 29enne Larissa Cantarelli, di Pirenópolis, città situata nello stato brasiliano di Goiás, è arrivata nel capoluogo polesano, trovando ospitalità a casa di Joelma Da Penha Silvaroli, italo-brasiliana, traduttrice giurata ed interprete di italiano-portoghese. «Fin da quando ero uno bambina, il mio sogno è sempre stato quello di diventare una cittadina italiana - racconta Larissa Cantarelli, arrivata a Rovigo assieme al fidanzato tedesco Ramos -. I miei obiettivi, sia famigliari che soprattutto lavorativi, li ho già raggiunti tutti in Brasile, per questo da qualche anno ho deciso di dedicarmi anima e corpo, per avere la cittadinanza. I miei bisnonni sono originari di Villanova del Ghebbo, per la precisione della frazione di Bornio, come attesta un documento originale avuto nel 2009 dall'allora parroco di Villanova e Bornio, don Benedetto Varliero.
L'ostacolo burocrazia
L'iter per avere la cittadinanza italiana è iniziato nel 2005, quando Larissa era giovanissima e poi ha conosciuto una svolta decisiva nel 2019. «In quell'anno ho infatti deciso che era arrivato il momento di volare in Italia, ma non avendo molti soldi ho preferito spendere i circa 2.000 euro che avevo a disposizione (1.916 euro per la precisione), per il biglietto aereo. Una volta giunta in Portogallo ho iniziato a viaggiare in bicicletta, munita di tenda e qualche cambio vestiti, per numerosi Paesi europei, arrivando per la prima volta a Rovigo. Non potendo fermarmi per molto tempo, dato che poi si diventa irregolari, ho proseguito per Turchia e Israele, dove ho anche avuto l'onore di conoscere il sindaco».
Il viaggio
«Quest'anno ho rifatto lo stesso viaggio, solamente che avevo bisogno di un punto d'appoggio a Rovigo. Cercando sul motore di ricerca Google, ho trovato la connazionale Joelma Salvaroli, che tra le altre cose è anche perita ed esperta in lingua portoghese, iscritta alla Camera di Commercio, chiedendole ospitalità, che mi è stata subito accettata. Il faldone di documenti raccolti in tutti questi anni è molto corposo. Oramai sono prossima ad ottenere quello che ho sempre desiderato. La mia famiglia è molto orgogliosa di me, perchè sono riuscita a raggiungere i luoghi dove hanno vissuto i miei bisnonni».