Campane a festa per il nuovo vescovo, il padovano Giampaolo Dianin

Giovedì 4 Novembre 2021 di Giannino Dian
Il vescovo Adriano Tessarollo ieri mattina ha annunciato il suo successore; Giampaolo Dianin
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TAGLIO DI PO - Alle 12 di ieri il vescovo monsignor Adriano Tessarollo ha comunicato in Episcopio ai sacerdoti, ad altre persone invitate, tra le quali il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao in rappresentanza dei vari sindaci dei comuni della diocesi, per circa la metà della provincia di Rovigo, la nomina decisa da Papa Francesco, del nuovo vescovo di Chioggia: don Giampaolo Dianin, nato a Teolo il 29 ottobre 1962, rettore del Seminario di Padova.

Tutte le campane delle chiese della diocesi hanno suonato a festa dando l’annuncio a tutti i fedeli.

CAMBIO A GENNAIO
Contestualmente all’annuncio il vescovo Adriano, che allo scadere dei 75 anni aveva rassegnato le dimissioni dal suo compito - in linea con le prescrizioni giuridiche della Chiesa universale - viene nominato dal Papa “Amministratore apostolico” della diocesi, e resterà in carica fino all’insediamento del nuovo vescovo. Don Giampaolo verrà consacrato vescovo il 16 gennaio nel Duomo di Padova e poi verso la fine del mese farà l’ingresso in diocesi. Il vescovo Adriano ha quindi dato lettura di alcuni passi di una lettera ricevuta da don Giampaolo: «Nel giorno in cui viene annunciata la mia nomina a Vescovo della Chiesa di Dio che è in Chioggia, condivido con voi alcuni pensieri e lo stato d’animo che mi stanno accompagnando dallo scorso 22 ottobre, quando mi è stata comunicata la decisione di Papa Francesco. Vengo in mezzo a voi per ascoltare, conoscere, inserirmi in una storia che parte da lontano e che chiede da parte mia rispetto e stima. Non porto con me né programmi né strategie pastorali; non ho la soluzione magica di tante questioni che oggi inquietano la Chiesa e la nostra società; cercheremo insieme la volontà di Dio, un cibo buono di cui nutrirci. Porto nel cuore il sogno che la gioia del Vangelo risuoni ancora nel cuore delle persone come nutrimento per la vita di ciascuno e come lievito della Chiesa e delle nostre terre. Vengo in mezzo a voi con tanta umiltà, consapevole dei miei limiti, ma ricco dello stile sinodale che tutti stiamo cercando di imparare. Mi rasserena sapere che lavoreremo, faremo discernimento e decideremo insieme. Vengo in mezzo a voi preoccupato perché immagino ci siano attese su tanti fronti, ma anche con quella passione per la vita e per il vangelo che il Signore mi ha sempre donato in questi anni. Dio benedica ciascuno di voi, benedica il Vescovo Adriano, benedica la nostra diocesi, la terra dei tre fiumi dove siamo chiamati a vivere e testimoniare il Vangelo, ci doni una discendenza di figli consapevoli di essere amati dal Padre celeste».

IL COMMIATO
Il vescovo Adriano, ha poi letto la “Sua” lettera di “Benvenuto” a don Giampaolo quale nuovo pastore di questa porzione del Popolo di Dio e di “Ringraziamento” per aver accettato “Il dono e l’impegno di essere nostro vescovo”. Inoltre, ha comunicato la sua decisione di confermare, in forma delegata, sia il vicario generale, monsignor Francesco Zenna che i vicari episcopali, fino alla presa di possesso della diocesi da parte del nuovo vescovo. Il vicario generale, monsignor Zenna, ha ringraziato il vescovo Adriano per «Il servizio che ha svolto per dodici anni e mezzo a noi avendo, con tutti, un rapporto sereno e vivace” ringraziamento condiviso da uno scrosciante applauso di tutti i presenti e il vescovo ha infine aggiunto, in modo scherzoso, come il suo carattere vuole: «Venendo ho fatto contenti una parte e andando via ne faccio contenti altri!».

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