Pensionato pizzicato a rigare le auto: si pensa sia l'autore di centinaia di graffi lasciati sulle vetture da anni

Martedì 1 Marzo 2022
La Mini Cooper strisciata

ROVIGO - Uno stillicidio di portiere graffiate, una dopo l'altra. A decine. Un problema che si è manifestato, cronicamente, da ormai almeno un paio di anni e che ha visto danneggiate a ripetizione le auto di residenti e commercianti parcheggiate fra piazza Merlin e via 10 Luglio. Lunghe righe tracciate su tutta la fiancata, che vuol dire danni da centinaia e centinaia di euro. Trattandosi di graffi evidentemente deliberati, in tanti avevano provveduto anche a sporgere denuncia. Contro ignoti. Domenica però, una persona è stata colta sul fatto. Con la chiave in mano, accanto alla fiancata, graffiata dallo specchietto fino al tappo del serbatoio, di una Mini Cooper All4 dal suo proprietario, Andrea Conforto, titolare dell'Osteria Ai Trani, che ha provveduto a chiamare la polizia e denunciare il danneggiamento.

TESTIMONE OCULARE

Questa volta associando un nome e un volto. E non quello di un ragazzetto i vena di vandalismi. «È da un po' di anni - spiega lui stesso - che in in centro, soprattutto piazza Merlin vengono intenzionalmente rigate le auto. Era già capitato altre volte a me, a mia mamma, a mio fratello, ma a tanti residenti ed altri commercianti della zona. A tantissime persone, a molte anche più volte. Io ero appena uscito da lavoro, saranno state le quattro meno un quarto e avvicinandomi alla macchina vedo un uomo di una certa età, non particolarmente anziano, abbastanza distinto, che aveva una chiave in mano e che era proprio vicino alla fiancata.

Gli ho chiesto cosa avesse fatto e perché, lui ha iniziato a negare l'evidenza allora ho chiamato le forze dell'ordine ed è subito arrivata una volante della polizia. Ovviamente non è possibile dire se sia stato lui a graffiare anche le altre auto in passato, ma in questo caso è certo che sia stato lui, perché l'ho visto con i miei occhi».

LA POLIZIA

Nonostante la rabbia per aver visto la propria auto graffiata brutalmente sotto il proprio naso, in modo così insensato, Conforto è riuscito a non perdere le staffe. Ed ha giustamente chiamato la polizia, che ha poi provveduto ad identificare l'uomo, un pensionato che vive poco distante. Non solo, ma anche avendo probabilmente individuato l'autore dei danneggiamenti seriali, si limita a dire che «è un residente nella zona» e nulla più.
Perché non tutti potrebbero avere il suo senso civico, visti i conti, in qualche caso anche da qualche migliaio di euro, che sono stati pagati a causa dello scherzetto ripetuto, decisamente poco divertente e oneroso. La speranza condivisa è che ora questa serie ininterrotta di atti vandalici a danno di quanti si sono trovati a parcheggiare in un punto a rischio si interrompa definitivamente.

LA RABBIA

Tuttavia, sul tema gli animi si scaldano facilmente. E lo dimostrano le decine e decine di commenti dai toni accesi in calce al post su facebook, fatto dallo stesso Conforto domenica, poco dopo il fatto.
In tanti elencano i danni, c'è qualcuno che spiega di essere stato colpito a ripetizione, quasi con cadenza settimanale, sia sulla propria auto che in quella del figlio e di aver ripetutamente sporto denuncia, altri di essere stati presi di mira almeno tre volte, c'è chi racconta di essersi trovato l'auto devastata, e qualcuno, in particolare l'ex capogruppo della Lega in consiglio comunale Nicola Marsilio, che lamenta di essere stato preso di mira appena un mese fa, nello stesso posto. La domanda ricorrente è: «Perché per anni ha rigato un'auto dopo l'altra?». Un interrogativo che, al momento, non resta ancora senza una risposta, se mai ce ne fosse una valida.

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