CANARO - Un ferro conficcato nella testa di San Giuseppe, le statuine divelte, le catene in dotazione alla barca spostate e “riutilizzate” per legare i personaggi simbolo della Natività di Sante Sabion. Sono immagini shock quelle che arrivano da Garofolo, frazione di Canaro, dove il presepe in piazza è stato vandalizzato da personaggi senza cuore e senza rispetto. Purtroppo sarà difficile rintracciare gli autori dell’ignobile gesto, perché nella zona non sono installate telecamere di videosorveglianza.
TRISTEZZA E RABBIA
I volontari della Corale Santa Margherita, che avevano realizzato la Natività con passione e cura dei dettagli, sono rimasti profondamente colpiti quando hanno rinvenuto le statuine brutalizzate. É duro lo sfogo della Corale: «Sconcertati e profondamente amareggiati, questa sera (mercoledì, ndr.)) abbiamo trovato il Presepe in queste condizioni. Vedere ridotto così quello che è non solo il simbolo delle feste, ma anche uno dei simboli del nostro modo di stare insieme e fare qualcosa per il nostro borgo, ci riempie di tristezza». Nonostante il deprecabile episodio, i volontari non si abbattono: «Non potremo mai comprendere le ragioni di questi gesti: sconcerto, amarezza e tristezza passeranno, torneremo a rendere ricco ciò che qualcuno ha cercato di impoverire. Con rinnovato entusiasmo».
CANTI E MESSAGGI
Il presepe con statue di polistirolo era stato allestito il 19 dicembre, ed era diventato l’orgoglio della frazione: «A Garofolo è tornato ad illuminarsi sulla barca di Sante Sabion il piccolo presepio realizzato con l’aiuto degli amici del circolo Csi Benvenuto Tisi - raccontava la Corale Santa Margherita - Gli elfi cantori hanno ritirato la posta e scoperto nuove emozioni ed hanno poi appeso, davanti all’Albero delle famiglie, i pensieri lasciati dai bambini del catechismo del venerdì. Un gruppo di elfi ha fatto risuonare canti e risate nella Chiara stella di Natale che hanno riscaldato gli animi di tutti gli amici che hanno aperto le loro porte con un sorriso. Ricordiamo che i pensieri gioiosi non finiscono a Natale. La nostra piccola cassetta è pronta ad accoglierne ancora per tanto tempo, per ricordarci che é nelle piccole cose che si respira speranza e felicità».
I volontari hanno informato i carabinieri, ma hanno deciso di non sporgere denuncia. É il secondo episodio del genere nel giro di un mese a Canaro. Lo scorso 9 dicembre, infatti, ignoti avevano danneggiato una scatola elettrica di una delle luci del sottopasso degli Angeli, da poco inaugurato, che unisce le frazioni di Vallone e Mezzavia al centro del paese.
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