Ripartita la vaccinazione con Astrazeneca, avviso agli insegnanti con sms

Sabato 20 Marzo 2021 di Francesco Campi
VACCINO SICURO COME GLI ALTRI Si è ricominciato a somministrare le dosi di Astrazeneca

ROVIGO La ripartenza è stata immediata. Già ieri, poche ore dopo l’arrivo della circolare ministeriale di revoca dello stop alla somministrazione di Astrazeneca, nel primo pomeriggio si è tenuta una sessione straordinaria di vaccinazione per quanti avrebbero già avuto l’appuntamento programmato, anche se ne è stato spostato l’orario, nella fascia serale, 17-20, avvertendo le 360 persone interessate attraverso l’invio di un sms. A riprova di come la macchina che è stata messa in modo sia ormai imponente e con enormi potenzialità. E se entro la seconda settimana di aprile si prevede di raggiungere il 100% della copertura per gli ultraottantenni polesani, per la prossima settimana, in vista dell’allargamento della platea di vaccinati, in particolare con le persone nella fascia di età immediatamente al di sotto degli 80 anni, dovrebbe essere attivato un apposito programma per consentire la prenotazione online, direttamente, da parte di quanti si vogliano vaccinare.
IL QUADRO
Questo quanto emerso nel punto di aggiornamento da parte del direttore generale dell’Ulss Polesana, Patrizia Simionato, affiancata dai direttori sanitario Paolo De Pieri, amministrativo Urbano Brazzale e dei servizi sociosanitari Paola Casson, nel corso del quale sono stati esposti anche tutti i dati sulla situazione vaccinale in Polesine. Giovedì le somministrazioni complessive erano arrivate a lambire quota 35mila: 34.988, delle quali 24.648 prime dosi e 10.340 seconde dosi. Dal punto di vista delle tipologie di vaccini, la componente maggiore, 28.622 pari all’82% con Pfizer, 2.083, il 6%, con Moderna e le restanti 4.283 dosi, il 12% del totale, con AstraZeneca, ovvero il vaccino per il quale è scattato prima il divieto di somministrazione di un lotto, poi il sequestro di un secondo lotto, contestualmente allo stop completo, revocato solo ieri. Di queste 4.283 dosi, 2.122 sono andate al personale scolastico, 2.037 alle forze dell’ordine e 124 alla polizia penitenziaria e ai detenuti del carcere di Rovigo. Le dosi che sono state bloccate erano 5.600, 1.670 delle quali poste sotto sequestro dai Nas, sulla base della disposizione della Procura di Biella.
LAVORO INTENSO
«Abbiamo dovuto riprogrammare tutto - rimarca Simionato - ci stiamo impegnando per garantire la massima celerità e per utilizzare tutte le dosi disponibili, non lasciando nessuna giacenza».
Per quanto riguarda le varie categorie, sono state vaccinate 440 persone appartenenti agli estremamente vulnerabili, in ospedale, mentre la somministrazione a domicilio ha interessato 56 dei 129 ultracentenari polesani, il 43%. Della popolazione ultraottantenne, i nati dal 1941 al 1922, a giovedì ne erano stati vaccinati 8.077 su 22.016, pari al 37%. «Secondo la programmazione, entro il 31 marzo la popolazione vaccinata in questa fascia target sarà del 56% per arrivare al 100% entro il 15 aprile», rimarca il direttore generale, evidenziando anche l’importanza della collaborazione dei sindaci e delle associazioni di volontariato e della Protezione civile nella convocazione. «Per gli ultraottantenni, 6.392 inviti sono stati spediti tramite Postel, mentre 3.800 dai Comuni, garantendo la tempestività e l’effettiva ricezione».
PERSONALE DELLA SCUOLA
Per il personale scolastico, invece, la vaccinazione viene eseguita sulla base della prenotazione attraverso l’apposito portale, con l’aggiunta, ieri, della chiamata via sms, mentre per il personale servizi pubblici essenziali c’è la chiamata diretta o attraverso le amministrazioni di riferimento. La vaccinazione a domicilio è eseguita previo invito telefonico del personale del Distretto mentre, come ribadisce l’Ulss visto che ancora c’è chi si presenta senza appuntamento ai centri sperando in somministrazioni a fine giornata, modalità non prevista, «non sono ammesse autocandidature per ragioni organizzative e di rispetto dei piani vaccinali». Per ogni informazione, è attivo il numero verde 800938880.
Per quanto riguarda l’affluenza al turno “serale” di ieri per docenti e personale non docente, avvertiti via sms, l’adesione è stata decisamente alta, se si considera anche la confusione attorno al vaccino AstraZeneca. Qualcuno ha ammesso di avere forti dubbi, ma di essersi presentato per senso civico, molti altri hanno spiegato di essere convinti e felici di poter ricevere l’agognato vaccino. Come la professoressa d’inglese alle scuole medie Parenzo Flavia Tesser: «Non vedevo l’ora, mi ero segnata la data sul calendario».
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