ARIANO POLESINE - Un rapporto sessuale estorto con la violenza all'ex compagna è costato una condanna a 5 anni e un mese a un 33enne di origine marocchina. La figlia avuta durante la loro relazione era il motivo per il quale continuavano in qualche modo a vedersi anche dopo che la loro storia d'amore era ormai naufragata. Ed è stato proprio durante una di queste visite nella casa di famiglia dell'ex compagna ad Ariano Polesine, nel febbraio del 2012, che l'uomo, oggi 33enne, avrebbe violentato la giovane donna, dopo averla portata in camera.
Da quello che è emerso durante il dibattimento, la piccola avrebbe anche aperto la porta proprio in quei concitati momenti, fortunatamente senza ben capire cosa stesse succedendo. La madre, però, subito dopo si era presentata al pronto soccorso, dove un referto aveva messo nero su bianco i segni della violenza, compreso un livido a un occhio provocato da un pugno e un morso sul collo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Da quello che è emerso durante il dibattimento, la piccola avrebbe anche aperto la porta proprio in quei concitati momenti, fortunatamente senza ben capire cosa stesse succedendo. La madre, però, subito dopo si era presentata al pronto soccorso, dove un referto aveva messo nero su bianco i segni della violenza, compreso un livido a un occhio provocato da un pugno e un morso sul collo.