Nuovo metodo naturale per fermare la zanzara tigre

Sabato 24 Luglio 2021
Gli ideatori del metodo contro la zanzara tigre
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OCCHIOBELLO - Nei sei siti individuati all'interno di Occhiobello capoluogo è iniziata la sperimentazione di una nuova forma, più naturale, per il controllo della zanzara tigre. In collaborazione con l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie (Izsve) e Biovecblok, spin off dell'università di Camerino, a Occhiobello viene e verrà impiegata una tecnica che consiste nel rilascio di maschi di zanzara in grado di sterilizzare le femmine presenti in natura, grazie a un fenomeno di alterazione della riproduzione dovuto all'azione del batterio Wolbachia. Il batterio, innocuo per l'uomo e per gli altri vertebrati, non è in grado di sopravvivere al di fuori delle cellule dell'ospite e pertanto muore insieme al maschio della zanzara rilasciata, una volta che questo avrà completato il suo ciclo vitale. La sperimentazione è già praticata a Villa Mirafiori (Roma) e a Pioraco (Macerata).
«Studi preliminari riportano una riduzione della zanzara tigre di circa l'85% - spiega Fabrizio Montarsi, biologo dell'Izsve - Per quanto riguarda la sicurezza, questo nuovo approccio al problema è stato dichiarato dall'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) come una tecnica non Ogm».


BATTERIO KILLER

I lanci dei maschi cui è stato inoculato il batterio, che peraltro non pungono l'uomo, sono stati effettuati da Claudia Damiani e Giulia Fabbri (Biovecblok) e proseguiranno per tutta la stagione estiva per due volte al mese.

Saranno svolte, inoltre, attività parallele di verifica dell'efficacia del sistema attraverso una rete di ovitrappole gestita dal Comune di Occhiobello sotto la supervisione del consulente scientifico Davide Di Domenico. L'analisi degli esemplari catturati verrà effettuata dal laboratorio di parassitologia, micologia ed entomologia sanitaria dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie.


SOLUZIONE INNOVATIVA

La città di Occhiobello continua così a porsi come promotrice e partecipe nello sviluppo di tecniche di controllo biologico per gli insetti infestanti, e nella sperimentazione di soluzioni innovative a basso impatto. Il comune rivierasco, infatti, utilizza da anni sistemi di prevenzione dello sviluppo e diffusione della zanzara tigre, coinvolgendo i cittadini in buone pratiche e utilizzo di prodotti nelle caditoie o comunque nei ricettacoli umidi che impediscono la proliferazione delle zanzare. Oltre ad Occhiobello, in Veneto, la sperimentazione sarà attuata anche nel Comune di Arzignano (Vicenza). 

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