Stefano, commesso alla Mondadori da 14 anni, poi la libreria chiude e lui... ne apre tre

Lunedì 9 Maggio 2022 di Cristiano Aggio
Stefano Dainese

ROVIGO - Non c'è due senza tre. Calza a pennello questo proverbio per Stefano Dainese, 48 anni di Rovigo, dal 2019 titolare delle due librerie Ubik di Rovigo, quella nella centrale Piazza Vittorio Emanuele e presso il centro commerciale la Fattoria. Da un paio di mesi, ha aperto la sua terza libreria, a Legnago, in via Roma. Ed è bella la storia di Dainese, studi classici al liceo Celio, che per 14 anni è stato dipendente alla libreria Mondadori nel capoluogo.

Poi quando il datore di lavoro, gli ha comunicato che non avrebbe rinnovato il franchising ha fatto alcune ricerche di mercato e poi, si è affidato ad un altro franchising, Ubik, rilevando i due spazi rodigini.


Librerie, la sfida di aprirne una nuova


«Sono sfide che amo, mi piace il mio mestiere, mi è piaciuto da subito quando ho cominciato quasi vent'anni fa». E del resto, a Dainese, le sfide, da buon ciclista (da molti anni fa parte del velo club Due Torri) è abituato ad affrontarle e a fare di tutto per vincerle. E a proposito di sfide, poco dopo l'apertura di Ubik, Rovigo si arricchì di un altro spazio culturale con il Libraccio. «Seppur sempre di libri si tratti, ci differenziamo molto - dice Dainese -. Credo che la città abbia molte risorse, basta essere in grado di sfruttarle, di capire il momento, di aiutarsi quando c'è bisogno di farlo e non di chiudersi. Rovigo non è così triste come molti vogliono dipingere».


Che cosa le piace di più del suo mestiere? «Il contatto con la gente. E non è solo un fatto di consigliare o meno questo o quel titolo, ma il saper ascoltare le esigenze del lettore e poi cercare di soddisfarlo nel migliore dei modi».


E del resto, la strategia del marchio Ubik è quella di puntare sulla formula delle tradizionali librerie di una volta, che erano ben radicate nelle città medie e nei centri più piccoli della nostra Penisola e dove il libraio era una figura di riferimento nel panorama della lettura.

I generi che vanno per la maggiore? «Ultimamente è letteralmente esploso il fenomeno manga. Ne vendiamo moltissimi tra il pubblico più giovane e non, e anche a Legnago il trend è molto positivo».


I libri di attualità e politica, attirano ancora? «Sì abbastanza, ma una volta i lettori in questi settori erano più compulsivi. In genere, comunque, i romanzi e i libri gialli, come quelli per ragazzi sono delle sicurezze per il mercato del libro».


Con il periodo legato al Covid, come è cambiato il rapporto con il lettore? «Il Covid non l'ha cambiato di tanto, anzi forse lo ha rafforzato: durante il periodo di restrizioni ci siamo attivati con le consegne a domicilio, che in qualche modo ci hanno avvicinato di più alla nostra clientela che non voleva farsi mancare la lettura anche nel lockdown».


Prima del Covid, erano belli gli eventi e le presentazioni con gli autori nelle librerie. Riprenderanno? «Le presentazioni stanno riprendendo poco per volta, abbiamo appena finito un ciclo proprio a Legnago che ha visto come ospiti Camurri, Gabardini e Marzio Breda. Ne organizzeremo altre anche a Rovigo». A giugno ritorna Rovigoracconta. Come sarete coinvolti? Con Rovigoracconta, come tutti gli anni, garantiremo la nostra presenza con varie presentazioni che ci saranno assegnate».

Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 11:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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