Tubercolosi, un bambino di 5 anni contagiato a Rovigo. Il bimbo, che frequenta una scuola dell'Infanzia in città, è risultato positivo alla tubercolosi: era venuto in contatto con un altro caso della malattia infettiva, risultato negativo al primo controllo, è stato trovato positivo al secondo, eseguito di routine nei giorni scorsi.
Il bambino è in buona salute e sta effettuando le terapie necessarie: per quanto riguarda il rischio di infezione per gli altri bimbi o altre persone, venuti in contatto con lui, poiché è stata evidenziata la presenza di rari bacilli della tubercolosi nell’aspirato gastrico, pur in assenza di ulteriori sintomi, a scopo prettamente cautelativo i medici dell’Azienda Ulss 5 provvederanno a incontrare i genitori degli alunni frequentanti la scuola dell’infanzia e a eseguire gli accertamenti previsti dal protocollo regionale per i contatti in un caso di tubercolosi.
Il protocollo prevede, nella effettuazione del test Mantoux, le cui modalità di esecuzione saranno concordate al più presto, con i genitori, nell’incontro esplicativo che sarà organizzato dai medici dell’Aulss 5 insieme alla scuola , una radiografia del torace e una visita infettivologica pediatrica.
«Dal punto di vista clinico, il rischio di infezione per gli altri bambini è realmente basso; comunque il nostro servizio di Igiene e Sanità Pubblica seguirà costantemente la situazione in tutti gli aspetti, assieme alla scuola e ai genitori», dichiara il Direttore Generale dell’Azienda ulss5 dr. Antonio Compostella. Infine è utile sottolineare che non persistono necessità di disinfestazione degli ambienti comuni dove il bimbo ha soggiornato.
Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 09:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il bambino è in buona salute e sta effettuando le terapie necessarie: per quanto riguarda il rischio di infezione per gli altri bimbi o altre persone, venuti in contatto con lui, poiché è stata evidenziata la presenza di rari bacilli della tubercolosi nell’aspirato gastrico, pur in assenza di ulteriori sintomi, a scopo prettamente cautelativo i medici dell’Azienda Ulss 5 provvederanno a incontrare i genitori degli alunni frequentanti la scuola dell’infanzia e a eseguire gli accertamenti previsti dal protocollo regionale per i contatti in un caso di tubercolosi.
Il protocollo prevede, nella effettuazione del test Mantoux, le cui modalità di esecuzione saranno concordate al più presto, con i genitori, nell’incontro esplicativo che sarà organizzato dai medici dell’Aulss 5 insieme alla scuola , una radiografia del torace e una visita infettivologica pediatrica.
«Dal punto di vista clinico, il rischio di infezione per gli altri bambini è realmente basso; comunque il nostro servizio di Igiene e Sanità Pubblica seguirà costantemente la situazione in tutti gli aspetti, assieme alla scuola e ai genitori», dichiara il Direttore Generale dell’Azienda ulss5 dr. Antonio Compostella. Infine è utile sottolineare che non persistono necessità di disinfestazione degli ambienti comuni dove il bimbo ha soggiornato.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout