Truffa per un'auto, Magnan condannato per l'Audi TT

Mercoledì 26 Maggio 2021 di Francesco Campi
Gianni Magnan

ROVIGO - Guai giudiziari per Gianni Magnan, ultimo segretario del Pci polesano, poi Pds e Ds, travolto dallo scandalo Eurobic che lo ha visto condannato in via definitiva a 6 anni e 3 mesi facendolo finire anche in carcere: lunedì ha ricevuto una nuova condanna in primo grado ad una pena di 10 mesi, per una truffa legata alla vendita di una macchina sportiva usata e ad un assegno non incassabile.

Secondo la ricostruzione dell'accusa, accolta dal giudice Nicoletta Stefanutti, Magnan, oggi 67enne, insieme a Fabiano Moretti, 45 anni, la cui irreperibilità dal 2016 ha portato allo stralcio della sua posizione, avrebbe dato vita ad un raggiro rifilando ad un adriese un assegno, poi risultato smarrito dal titolare del conto corrente e quindi bloccato, come pagamento del prezzo pattuito per la vendita di una Audi TT Roadster. L'adriese, a gennaio di ormai sette anni fa, si era rivolto all'autosalone Chevrolet di Occhiobello, con il quale al tempo Magnan aveva una collaborazione, offrendo in conto vendita la propria Audi e pattuendo un prezzo di 15mila euro. Ad aprile, Magnan e Moretti riferirono al proprietario dell'auto che la vendita era andata a buon fine e che il prezzo strappato era stato di 15.900 euro. Questo l'importo che compariva sull'assegno che gli era stato consegnato. Peccato che per l'assegno fosse stata fatta dal titolare del conto corrente una denuncia di smarrimento, così l'adriese al posto della macchina si trovò con un pugno di mosche in mano. A difendere Magnan, l'avvocato Federico Bardelle che impugnerà la sentenza.
 

Ultimo aggiornamento: 11:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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