ROVIGO - «Siamo pronti a partire, in provincia di Rovigo è stato fatto un ottimo lavoro». Tiziano Garbellini, titolare dell’omonima dell’azienda di trasporto e presidente della sezione regionale dell’Anav, l’Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori, al termine della riunione di ieri mattina del tavolo di coordinamento scuola-trasporti presieduta dal prefetto di Rovigo Clemente Di Nuzzo, non ha nascosto la soddisfazione per il buon esito del lavoro fatto.
«Il tavolo - spiega Garbellini - si è riunito già quattro o cinque volte e avevamo già consegnato quello che era il nostro programma, elaborato grazie all’ottima collaborazione che c’è stata con il provveditore Roberto Natale, che ci ha fornito i dati sulla popolazione studentesca con zone di residenza e scuole frequentate, in modo che potessimo calibrare il servizio in maniera accurata, studente per studente, fermata per fermata. Noi, come azienda, rispetto al passato abbiamo messo in campo 14 autobus aggiuntivi, di fatto più che raddoppiando lo sforzo. Anche perché è vero che è stata stabilita la quota prudenziale del riempimento massimo dell’80% degli autobus e che lo scorso anno invece era il 50%, ma ora abbiamo il 100% degli studenti a scuola, prima era sì e no il 50%».
Per quanto riguarda le fermate, «nei luoghi dove si prevedono maggiori concentrazioni è prevista, come l’anno scorso, la presenza della polizia locale e in alcuni casi di steward con la pettorina gialla, che si occuperanno di canalizzare e organizzare i flussi e le attese dei passeggeri. È uno sforzo importante e c’è l’impegno di tutti».
TAVOLO AFFOLLATO
Il tema del trasporto, infatti, è uno dei più delicati dal punto di vista della prevenzione dei contagi.
«In vista del ritorno in classe in presenza di tutti gli studenti frequentanti gli istituti scolastici secondari di secondo grado - sottolinea la prefettura in una nota - sono state messe a punto le misure idonee a soddisfare il fabbisogno del servizio trasporto pubblico locale destinato agli studenti tenendo conto del coefficiente di riempimento dei mezzi di trasporto, secondo quanto stabilito dalla vigente normativa. Quest’ultima, in ragione dell’attuale livello di popolazione vaccinata avverso l’infezione da Covid-19 e in considerazione dei tempi di permanenza medi dei passeggeri sui mezzi, prevede che in zona bianca la capienza sulle linee urbane ed extraurbane non superi l’80% dei posti consentiti dalla carta di circolazione. A tal riguardo, è risultato proficuo l’incrocio dei dati tra l’Ufficio scolastico provinciale e le aziende di trasporto pubblico locale, al fine di allineare la domanda e l’offerta di trasporto scolastico e quantificare il necessario fabbisogno di corse».
FORZE IN CAMPO
Dopo quelle che viene definito un «ampio confronto, il Tavolo ha condiviso all’unanimità il documento operativo che prevede, tra l’altro, un incremento delle corse da parte dei gestori del trasporto pubblico locale, l’impegno delle polizie locali ad assicurare la propria presenza presso le fermate più critiche con compiti di controllo del rispetto delle misure di prevenzione anti-Covid e di regolazione del traffico, la presenza di personale a terra con compiti di canalizzazione e assistenza alle persone per la salita e la discesa dai mezzi a cura delle aziende di trasporto pubblico locale. I Comuni potranno, altresì, impiegare personale volontario a supporto del citato personale di terra».
Il prefetto Di Nuzzo, che ha ringraziato quanti sono intervenute al tavoli per la disponibilità e l’impegno mostrati, non ha fatto mancare un invito rivolto a tutti: «Sensibilizzare la popolazione studentesca rispetto al rigoroso rispetto delle misure anti-Covid». Perché è importante darsi buone regole, ma ancora più importante è farle rispettare.