Commercianti bloccati dalla burocrazia: traslochi e assunzioni ferme in attesa del dirigente comunale

Giovedì 20 Aprile 2023 di Elisa Barion
Il trasloco di Gasparetto bloccato da un atto comunale

ROVIGO - Una proposta di delibera fatta e finita, pronta per essere discussa e messa ai voti in giunta, alla quale manca un ultimo passaggio tecnico da parte del dirigente. E così una notevole operazione commerciale, favorita dal punto di vista politico attraverso l'approvazione in consiglio comunale dello schema di convenzione che regola la compensazione tra superficie di vendita e parcheggi a uso della collettività, è in stallo. L'operazione in questione è il trasferimento della storica attività Gasparetto 1945 dall'attuale collocazione all'interno del palazzo ex Upim, in pieno corso del Popolo, nello spazio più ampio, sempre in Corso, dell'edificio ex Coin casa, che poi ha ospitato per alcuni anni l'Ovs. Nella nuova collocazione l'attività si prepara a diventare una struttura commerciale di medie dimensioni, come stabilisce una legge regionale, e a rafforzare l'organico attraverso nuove assunzioni.

Peccato che manchi un passaggio burocratico che sta rallentando l'intera operazione.

LE DITTE
Perché in ballo non c'è solo il trasferimento di Gasparetto 1945. Negli spazi dell'ex Upim che l'attività si appresta a liberare, infatti, sarebbe pronta ad approdare una nuova impresa che si dice operi nel settore dell'ottica e dell'occhialeria riconducibile a un marchio attualmente non presente in città. Quest'ultima, una volta insediatasi a Rovigo, avrebbe in previsione di assumere circa una decina di persone. Il condizionale in questo caso è d'obbligo perché anche alla luce dello stallo, le conferme faticano ad arrivare. Il dato di fatto certo è che l'amministrazione si è affrettata a portare in aula la convenzione-quadro che mette ordine tra la dotazione di parcheggi e le attività commerciali di medie dimensioni del centro rispetto agli obblighi di legge, approvata anche a fronte della prospettiva di dare impulso agli investimenti commerciali in città. Sulla base dello schema di convenzione, ne è stata preparata una specifica che riguarda Gasparetto 1945 e che deve essere approvata dalla giunta, ma si è bloccata in attesa dell'ultimo passaggio da parte del dirigente competente Cristian Scalabrin, in forze sia al settore Commercio che all'Urbanistica di Palazzo Nodari.
«Sicuramente la discuteremo la prossima settimana» assicura l'assessore al Commercio Giorgia Businaro, che si è spesa in prima persona per mettere ordine nella faccenda e scandisce i tempi dell'operazione che ha un valore significativo anche dal punto della prospettiva occupazionale, in tempi in cui le vetrine vuote del centro, dopo la pandemia e i rincari delle bollette, balzano all'occhio per la loro numerosità.

VETRINE SPENTE
Quella delle vetrine vuote è una folta platea alla quale si è aggiunto anche il bar Fuori dal Comune di vicolo Zanella, gestito dalla titolare Emanuela Marcello, che ha chiuso le serrande per sempre, lasciando amaro in bocca e nostalgia tra i clienti. Il problema, che affligge anche altre città come Rovigo, è legato alla mancanza di investimenti che possano dare slancio al settore e su questo fronte, il Comune non ha strumenti per intervenire in maniera diretta. Secondo i dati diffusi dall'Ufficio studi Confcommercio nella sua analisi sulla demografia d'impresa, fra giugno 2012 e giugno 2022, Rovigo ha perso 113 negozi e 24 fra bar e ristoranti. Il centro storico, in particolare, ha perso in due lustri ben 74 negozi, uno su quattro, e 25 fra bar e ristoranti, passando dai 302 negozi del 2012 ai 228 del 2022 e da 168 bar e ristoranti a 143, per un totale di 99 attività volatilizzate in un decennio.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci