Niente traghetto tra Porto Levante e Albarella. «Tardi per sbloccare la situazione»

Scatta la polemica sulla mancata attivazione del servizio tra le due località rodigine

Lunedì 15 Agosto 2022 di Enrico Garbin
La rampa del traghetto a Rosolina

PORTO VIRO - La formale presentazione da parte del gruppo di minoranza di un'interpellanza a risposta orale sui motivi per cui il traghetto di collegamento tra Porto Levante e Albarella non sia stato attivato, ha dato vita al primo vero scontro con la maggioranza nel dopo elezioni.

Anche se la questione sarà affrontata nel primo consiglio comunale utile, da parte del sindaco Valeria Mantovan e dell'assessore al turismo Michela Girardello sono infatti già arrivate puntuali repliche. Attenendosi alla cronologia dei fatti e al profilo tecnico, Mantovan e Girardello focalizzano l'attenzione su tre questioni che secondo loro allontanano le colpe dall'attuale amministrazione.

Servizio sospeso

In primo luogo, per un servizio che dovrebbe essere attivo dal primo aprile al 15 ottobre, la delibera con la giunta Veronese stanziava la sua quota parte dei 35mila euro di costi previsti era arrivata solo il 21 aprile, cioè oltre un mese dopo le dimissioni di Mantovan avvenute il 12 marzo. In quella stessa delibera, poi, veniva stabilito che, dopo che nel triennio precedente era stata Porto Viro ad occuparsi di tutte le questioni relative alla gestione dell'appalto, per una sorta di principio dell'alternanza questa volta il compito spettasse al comune di Rosolina.

Spesa per il triennio

Infine, a fronte della manifestazione d'interesse tra gli operatori del settore andata deserta, l'assessore al turismo suggerisce che «la previsione di una spesa complessiva per il triennio 2022-2024 sostanzialmente uguale a quella per il triennio precedente, senza tenere in considerazione l'aumento dei costi e delle spese degli ultimi tempi e soprattutto l'incremento del costo del carburante per tale servizio di trasporto», sia la ragione della gara andata deserta. «Maura Veronese è stata sindaco fino al 12 giugno - sottolinea Girardello - e ci ha lasciato in una situazione di stallo. Abbiamo cercato di trovare soluzioni, ma ormai è troppo tardi e non è più solo un problema di spesa ma di reperibilità delle imbarcazioni idonee, in quanto quelle munite di apposita licenza sono state impegnate altrove e quelle disponibili non presentavano i requisiti indispensabili per il servizio». «Lascio ai cittadini la libera interpretazione su quanto accaduto - chiosa invece la prima cittadina - in consiglio comunale risponderemo più approfonditamente a tutte queste cose e più. Ora, polemiche a parte, stiamo lavorando per risolvere il problema». Che, con buona pace per gli operatori e i cicloturisti, varrà solo per la prossima stagione.

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