Elettrodotto di 24 km interrato: via 89 tralicci dal Delta del Po, 20 milioni di spesa

Venerdì 23 Luglio 2021 di di Enrico Garbin
Dal panorma del Delta del Po spariranno 89 tralicci

PORTO VIRO/ ROSOLINA - Hanno i giorni contati gli 89 tralicci che dalla cabina primaria di Donada, passando per quella di Rosolina e arrivando a Brondolo, sostengono una linea di 17 chilometri di elettrodotti aerei. Con un investimento di 20 milioni di euro, Terna ha infatti lanciato un progetto per realizzare un nuovo elettrodotto interrato che ne ridisegna la direttrice, allungata a 24 km -8 tra le cabine di Donada e Rosolina e altri 16 tra questa e Brondolo- ma attuando nel contempo un potenziamento da 50 a 132 kV.

E d’altra parte, una forte spinta al miglioramento della qualità del servizio, in particolare per quanto riguarda la bassa laguna di Venezia, viene dalla crescente domanda di potenza da parte della cabina primaria di Brondolo, che tra gli altri alimenta il funzionamento delle paratie installate presso la bocca del porto di Chioggia e dunque di una parte del sistema Mose. 

AUTORIZZAZIONI

Il procedimento autorizzativo per il progetto di Terna è stato avviato presso il ministero della Transizione ecologica e prevede la pubblicazione a partire da oggi dell’avviso contenente l’elenco delle particelle catastali relative alle aree su cui passerà il nuovo elettrodotto interrato. Un percorso di 24 km tra le province di Rovigo e Venezia e localizzato interamente nei comuni di Porto Viro, Rosolina e Chioggia. Ai cittadini, e in particolare ai proprietari dei terreni interessati dall’opera, in questa fase viene data la possibilità di prendere visione del progetto in formato elettronico presso i ministero della Transizione Ecologica, i tre comuni e la sede Terna di Padova, con la facoltà di presentare osservazioni scritte a ministero e, per conoscenza a Terna. L’eliminazione degli 89 tralicci e degli elettrodotti aerei tra Donada e Brondolo rientra nel piano industriale “Driving Energy” di Terna che, per il quinquennio 2021-2025, prevede investimenti per oltre 370 milioni di euro per lo sviluppo e la resilienza della rete elettrica regionale (5.100 km di linee in alta e altissima tensione e 63 stazioni elettriche) in funzione della transizione energetica.

Un piano dalle importanti ricadute anche per l’economia del territorio e l’occupazione, visto che prevede il coinvolgimento di oltre 200 imprese e 850 lavoratori. A livello locale, oltre agli auspicabili miglioramenti del servizio, l’effetto più immediato dell’interramento degli elettrodotti sarà a livello visivo. Quelli che un tempo erano un simbolo di progresso, negli anni sono stati sempre più criticati per l’impatto ambientale negativo, per la formazione di campi elettromagnetici e le servitù sui terreni attraversati. L’abbattimento dei tralicci libererà in un sol colpo il panorama e ben 25 ettari di territorio tra il Rodigino e il Veneziano.
 

Ultimo aggiornamento: 07:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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