PORTO VIRO - Un miliardo di metri cubi di gas in più. Che in questo momento sono una boccata d'ossigeno. Per il rigassificatore Adriatic Lng al largo di Porto Levante, il più grande delle tre strutture italiane, è arrivato il via libera all'aumento della capacità di esercizio da 8 a 9 miliardi di metri cubi l'anno, grazie all'ottimizzazione delle condizioni di esercizio del terminal e senza alcuna modifica strutturale o impiantistica.
LA SOCIETÀ
Comprensibile la soddisfazione di Alfredo Balena, direttore delle Relazioni esterne di Adriatic Lng. «Abbiamo raggiunto un traguardo importante in un momento critico per la sicurezza energetica del nostro Paese. L'aumento di capacità del terminale rappresenta per l'Italia e per l'Europa, un modo concreto per aumentare e diversificare le importazioni di Gnl».
Lng o Gnl è l'acronimo che indica il gas naturale liquefatto, in inglese liquefied natural gas, metano che attraverso processi di raffreddamento e condensazione, viene trasformato dallo stato gassoso allo stato liquido riducendone il volume di circa 600 volte, così da renderne praticabile il trasporto via nave. Una volta stoccato, viene immesso nella rete rigassificandolo. Adriatic Lng è una società italiana costituita nel 2005 e partecipata da ExxonMobil Italiana gas (70,7%), società del gruppo ExxonMobil, Qatar Terminal Company Limited (22%), affiliata di Qatar Petroleum, e da Snam Spa (7.3%). Nel quadro di crisi energetica di questi giorni, si conferma un'infrastruttura strategica per il Paese per il suo contributo alla diversificazione dell'approvvigionamento energetico.
LA PRODUZIONE
Il terminal, rimarca la società, «a oggi ha contribuito a soddisfare i consumi nazionali di gas naturale immettendo nella rete nazionale gasdotti oltre 77 miliardi di metri cubi proveniente da diverse aree geografiche del mondo e trasportato tramite una grande varietà di navi metaniere, unica struttura in grado di accogliere quasi tutte le classi di navi con capacità compresa tra 65mila e 217mila metri cubi. Conclusosi positivamente l'iter autorizzativo, Adriatic Lng potrà consegnare più gas naturale dei suoi clienti nella rete nazionale dei gasdotti grazie all'ottimizzazione del regime di esercizio del terminale offshore. Adriatic Lng costituisce un caso unico nel panorama dei rigassificatori italiani ed europei vantando da anni il più alto tasso di utilizzo medio, 92% nel 2021 contro una media mensile a livello europeo compresa tra il 29% e il 40%. Inoltre, l'infrastruttura è stata realizzata ed è gestita con risorse private senza alcun onere finanziario per il sistema gas e senza costituire un costo in bolletta per i cittadini».
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