ROVIGO - La Tarip, tariffa puntuale sui rifiuti, sarà più leggera per i rodigini. Lo ha stabilito il consiglio comunale che a Palazzo Nodari ha destinato 832mila euro derivanti dall'attività di recupero della Tari non pagata fino al 2022, al taglio della nuova tariffa entrata in vigore dal primo gennaio scorso e il cui calcolo è partito lo scorso primo aprile.
La riduzione
Gli oltre 800mila euro di recupero della vecchia Tari e la loro destinazione hanno messo tutti d'accordo: il punto è stato approvato all'unanimità dall'aula con i consiglieri tutti favorevoli. La stessa questione, tra l'altro, è stata affrontata in due diversi punti: dopo il primo che ha acquisito a bilancio l'entrata vincolata, il secondo ha approvato i criteri di applicazione dello sgravio. E questo è stato l'aspetto più complicato, come ha evidenziato Tovo, per via della transizione tra Tari e Tarip che caratterizza l'anno in corso. Perché «per tutto il 2023 - ha chiarito l'assessore - le tariffe domestiche sono tariffe puntuali. Per le utenze non domestiche il transitorio è più complesso: per i primi 6 mesi si applicano in deroga le tariffe del 2022 già comprensive delle riduzioni deliberate dall'amministrazione comunale. Per i secondi sei mesi hanno la tariffa puntuale, con criteri in fase di definizione da parte del Consiglio di bacino. Ma quello che rilevo ai fini di questa delibera è che per i secondi sei mesi le utenze non domestiche non hanno riduzioni. Quindi abbiamo un piccolo problema formale. Se deliberassimo di dare le riduzioni solo alle utenze domestiche, le non domestiche resterebbero prive di sgravi nel secondo semestre dell'anno. Se destinassimo le riduzioni a tutti indiscriminatamente, le utenze non domestiche si ritroverebbero con doppi sgravi nel primo semestre. Come abbiamo risolto? Abbiamo pensato di suddividere l'importo destinato in due cifre per i due semestri del 2023. Per la prima metà, dove le utenze non domestiche hanno già la riduzione, destiniamo gli sgravi esclusivamente alle utenze domestiche, per il secondo semestre, invece, la ripartiamo per tutte le utenze». La soluzione proposta in questo punto è stata accolta con favore dall'aula che ha approvato l'ordine del giorno, ancora una volta, all'unanimità.
Altri fondi
L'aula, in precedenza, ha approvato anche una variazione urgente al bilancio di previsione derivante da «maggiori disponibilità finanziarie emerse tra fine febbraio e i primi di marzo. «In particolare - ha chiarito Tovo - si tratta di una maggiore entrata di 400mila euro derivante dal rimborso di una parte della curatela del fallimento di Veneto Nuoto, resasi disponibile a seguito della conclusione del concordato». Circa 195mila euro dei 400mila indicati sono stati destinati sempre tramite la variazione di bilancio approvata dall'aula.