ROVIGO - Il bastone e la carota.
I MALUMORI
Un bel salto in avanti, insomma, che ha a livello politico sembra abbia creato più di qualche malumore anche all'interno della maggioranza consiliare e che, a quanto pare, emergerà nel corso della discussione in aula a Palazzo Nodari. Mal di pancia e perplessità che non riguardano solo il Comune di Rovigo ma tutti i Comuni della provincia, proprietari di Ecoambiente, società pubblica che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sul territorio provinciale, dal momento che gli aumenti che si prospettano all'orizzonte sono stati avallati dal Consiglio di bacino, ente che sovrintende e governa il ciclo dei rifiuti, che affida la gestione del servizio in house appunto ad Ecoambiente e che ha predisposto i Piani economico finanziari della Tari 2022 per tutti i comuni polesani. La riflessione che numerosi amministratori, a questo punto, fanno è la seguente: se il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è stato affidato in house, ovvero in via diretta e senza gara d'appalto, ad Ecoambiente allo scopo di migliorare la qualità del servizio stesso e contenere la relativa tariffa, gli aumenti sono accettabili solo se limitati ad un periodo di tempo ragionevolmente breve e sarà dunque necessario correggere il tiro nel medio-lungo periodo. Il consiglio comunale, comunque, oltre alle tariffe della Tari per il 2022 dovrà approvare una serie di altri documenti collegati, tant'è che l'ordine del giorno della seduta è stato appositamente integrato con gli ulteriori punti.
PORTA A PORTA
In particolare, sono stati inseriti: la presa d'atto del Piano economico finanziario della tassa sui rifiuti per il periodo 2022/2025, la determinazione delle agevolazioni alle utenze non domestiche sulla Tari per il 2022 e la determinazione delle agevolazioni sociali, sempre sulla Tari 2022, oltre, come detto, alle tariffe 2022. Tutto questo avviene in un momento in cui il servizio di raccolta rifiuti in città sta subendo una vera e propria rivoluzione: il sistema di raccolta porta a porta si sta applicando gradualmente ai quartieri, da San Pio X a San Bortolo passando per la Tassina e Città giardino, con l'obiettivo di aumentare la percentuale di differenziazione dei rifiuti fino a raggiungere l'80% dall'attuale 64%. Non solo. L'obiettivo della raccolta porta a porta è anche quello di introdurre, a partire dal 1° gennaio 2023, la cosiddetta tariffa puntuale basata sul principio del più rifiuti produci, più paghi al posto della Tari. Un cambiamento che il Piano economico finanziario (Pef) della tassa sui rifiuti Tari periodo 2022/2025, anch'esso in attesa di approvazione da parte dell'aula consiliare, necessariamente contempla.