ROVIGO - Più folkloristico che pericoloso: l'esito della perizia balistica sull'ormai celebre “Tanko” sembra confermare che il rudimentale mezzo che un gruppo di venetisti stava costruendo in un capannone a Casale di Scodosia non era un'arma da guerra né un qualcosa di assimilabile. Il tutto sembra essere stato certificato dall'incidente probatorio nel corso del quale sono stati eseguiti dei tentativi di sparo con il cannoncino che era stato montato sopra ad una ruspa a cingoli.
L'assalto a San Marco: il Tanko dei venetisti del 1997 - Il Gazzettino.it
E se anche qualche colpo è effettivamente partito nel corso dei ripetuti tentativi, la potenzialità è stata più che modesta. L'accusa sollevata nei confronti di 17 indagati relativa alla costruzione di armi da guerra sembra di fatto sgonfiarsi. Si tratta di una costola, affidata a Rovigo per competenza territoriale, del più ampio filone d'indagine del processo che vede 48 persone accusate dalla Procura di Brescia di associazione terroristica di stampo eversivo...
Il Tanko degli indipendentisti veneti - Il Gazzettino.it
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