Maxi pollaio nel delta del Po, comitato di Mazzorno Destro all’attacco

Sabato 7 Gennaio 2023 di Giannino Dian
Il sito Po1 della società agricola Erica in via Alessandria a Taglio di Po

TAGLIO DI PO - Il Comitato di frazione di Mazzorno Destro passa all’azione contro il progetto di maxi pollaio in via Alessandria. Il 27 dicembre ha infatti inoltrato alla Provincia di Rovigo le osservazioni circa il progetto di “Costruzione del centro zootecnico avicolo PO5 in via Alessandria di Taglio di Po” presentato dalla Società agricola Agraria Erica srl, con sede legale a Roncofreddo (Forlì). Tanti e motivati i punti portati in evidenza dall’organismo presieduto da presieduto da Nada Ferro, a partire dall’inosservanza delle disposizioni di legge per la presentazione al pubblico del progetto: “L’avviso al pubblico, predisposto dal proponente è pubblicato a cura dell’autorità competente e ne è data comunque informazione nell’albo pretorio informatico delle amministrazioni comunali territorialmente interessate”. Nel caso di specie, alcuna informazione è stata pubblicata nell’albo pretorio informatico del Comune di Taglio di Po e quelli interessati al problema: Adria, Corbola e Loreo e neppure è data notizia nell’avviso a mezzo stampa.
MANCATA INFORMAZIONE
Nel caso, sottolinea il comitato, non è stata fatta alcuna pubblicità a mezzo stampa della presentazione al pubblico dei contenuti del progetto e dello studio di impatto ambientale. Inoltre, la stessa presentazione è avvenuta on line senza la possibilità di interagire con il relatore che ha presentato il progetto. Il comitato si richiama quindi al rispetto delle forme di pubblicità prescritte, dirette a salvaguardare un’informazione completa e quindi una partecipazione cosciente dei soggetti interessati, mentre nel caso di specie, l’obbligo di pre informazione alla comunità, viste modalità adottate, non risulta assolto. 
ODORI E SALUTE PUBBLICA
Obiezioni anche riguardo al monitoraggio di odori, emissioni e insetti infestanti, visto che negli anni il comitato ha denunciato il problema più volte alle autorità competenti. Il comitato sottolinea “gli odori molesti e l’aumento significativo degli insetti infestanti (specie mosche e zanzare, tra cui anche la zanzara West Nile la cui presenza è stata riscontrata già alcuni anni fa dall’Ulss 5 a Mazzorno Destro, e che ha provocato la morte di un concittadino) provenienti dagli attuali vicinissimi centri avicoli Po1 e Po3, senza tuttavia via sia stato negli anni una risoluzione ai problemi denunciati. È evidente che un nuovo insediamento avicolo, a soli due chilometri dal centro abitato di Mazzorno (quando già a pochi chilometri si trovano il Po1 e il Po3), determinerà un ulteriore aggravio dei problemi”. Il Comitato chiede altresì, trattandosi di nuovo allevamento, se è stato richiesto (e in caso negativo, di valutarne la richiesta) uno studio che valuti le direzioni dei venti dominanti, al fine di individuare i possibili bersagli localizzati sottovento rispetto allo stesso.
IMPATTO AMBIENTALE
Quanto all’approvvigionamento idrico, da soddisfare con la costruzione di un pozzo, il Comitato ricorda la siccità dell’estate scorsa. “Il medesimo problema si porrà presumibilmente anche in futuro per il cambiamento climatico. Se il pozzo sarà l’unica fonte di approvvigionamento di acqua, come si affronterà il nodo del cuneo salino la cui risalita ha toccato i 40 chilometri nel 2022?
La società agricola Erica ha chiesto un raddoppio del numero dei capi/ciclo (da 150 a 300 mila); la precedente autorizzazione prescriveva però una contestuale riduzione di capi negli altri siti di Taglio di Po e Ariano nel Polesine. “Impossibile aumentare i capi senza avere un contestuale aumento di emissioni”.

Infine, la Valutazione di incidenza ambientale (Vinca) presentata dalla ditta, afferma che le uniche ripercussioni riguarderanno la fase del cantiere e il comitato chiede chiarezza. Non di poco conto è poi la viabilità su via Alessandria, unica strada transitabile da e per il progetto nuovo centro zootecnico Po5, dove vige il divieto di transito con mezzi superiori a 3,5 tonnellate. 

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