Vince 100mila euro e "dimentica" di ritirarli: tra 10 giorni avrà perso tutto

Martedì 9 Luglio 2019
Dario Barion, che in questi giorni sostituisce il titolare Marco Tosini alla Tabaccheria Garibaldi
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ROVIGO - Cosa fare con la vincita di 100mila euro? Prima di tutto,  incassarli. Sembra scontato, ma così non è. Perché a Rovigo c’è chi non l’ha fatto. Forse, e questo è un dubbio atroce, non sa nemmeno di aver vinto una somma così ingente. Si tratta delll’estrazione del Superenalotto Superstar del 20 aprile scorso, un’iniziativa promozionale che si chiamava “Pasqua 100x100” e che aggiungeva possibilità di vincita grazie a 10.000 euro messi in palio suddivisi in 100 premi da 100mila euro.   Una delle 100 schedine sorteggiate è stata giocata proprio in centro a Rovigo, nella Tabaccheria Garibaldi, nell’omonima piazza, gestita da Marco Tosini e con una particolare specializzazione nei sigari.
TERMINE DI RISCOSSIONE
Ma chi è stato baciato da così tanta fortuna, sembra essere rimasto cieco. Perché i suoi soldi sono ancora lì. Il 19 luglio scadrà il termine per ritirarli e la grossa fortuna rischia di trasformarsi in un enorme smacco perché tutto può scomparire così come è apparso, lasciando una scia di rimpianti. Ed è la stessa Sisal a spronare i vincitori a farsi avanti con una nota stampa. Il fortunato o la fortunata che sia, che non è passato all’incasso in piazza Garibaldi, infatti, non è il solo a non aver ancora ritirato il premio: come lui, altre sette persone. I vincitori che si sono presentati di persona per l’incasso sono stati 59, ai quali si aggiungono i vincitori dei premi realizzati tramite bacheca, online e quelli che hanno dato mandato alle banche per la riscossione del premio. Il più giovane è un ragazzo pugliese di 20 anni il più anziano è un pensionato di 89 anni della provincia di Rieti. Delle otto vincite non incassate, due sono state a Milano, una ad Anzio, una a Bianco, in Calabria, una a Nocera inferiore, due in Emilia Romagna, a Mercato Saraceno e a San Leo, e una proprio a Rovigo.
IL TITOLARE
«Di vincite qui ne sono state fatte parecchie, soprattutto quando facevo un sistema a quote, ma tutte nell’ordine di qualche migliaio di euro: questa è stata la più consistente», spiega Mario Tosini, titolare della tabaccheria e ricevitoria di piazza Garibaldi che non sembra darsi pace per il mancato incasso. «Non è mai successa una cosa del genere, speriamo che la ricevuta non sia stata buttata via. E che, nel caso, chi ha vinto non sappia mai di aver buttato via 100mila euro. Non credo sia un cliente abituale, perché quando fu comunicata la vincita avevamo messo subito fuori i cartelli e la cose era stata ampiamente pubblicizzata. In effetti, già dopo una ventina di giorni, non essendosi ancora presentato nessuno, mi ero attivato, ma il funzionario di zona della Sisal mi aveva spiegato che per motivi di privacy non era possibile sapere se il premio fosse stato incassato o meno in altro modo, per esempio in banca».
Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 13:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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