I carabinieri salvano sessantenne che stava per uccidersi con i gas di scarico dell'auto

I carabinieri intervengono e convincono il 60enne a desistere

Venerdì 15 Aprile 2022 di Francesco Campi
I carabinieri salvano sessantenne che stava per uccidersi con i gas di scarico dell'auto

ARIANO - ADRIA - Doveva essere attanagliato da sconforto e disperazione per tentare un gesto estremo e doloroso. A salvarlo hanno pensato però i carabinieri della Centrale operativa della Compagnia di Adria e gli operatori del Suem 118 di Rovigo. Un intervento probabilmente decisivo, di quelli che cambiano il destino delle persone. È successo tutto lunedì scorso. Nella prima mattinata, infatti, gli operatori del 118 hanno ricevuto una telefonata poco chiara e preoccupante, da parte di un uomo che ha annunciato loro che era sua intenzione di volersi togliere la vita inalando i gas di scarico della propria auto. L’uomo in stato confusionale, ha chiuso la conversazione senza offrire alcun riferimento su dove si trovasse, anzi dicendo esplicitamente di non sapere in che luogo si trovasse. La preoccupazione per queste parole ha portato il Suem a chiedere aiuto ai carabinieri della Centrale operativa di Adria che, grazie al numero di telefono fornito dal centralino del 118 hanno iniziato a richiamare la persona, che si è poi scoperto essere un sessantenne polesano. Inizialmente, però, il telefono squillava a vuoto e la preoccupazione è così aumentata. 

LE RICERCHE 

A un certo punto, però, l’uomo ha risposto al telefono e il carabiniere che lo stava chiamando ne ha percepito lo stato di profonda agitazione. Con grande professionalità e sensibilità, toccando le giuste corde e allacciando una lunga conversazione con l’uomo i carabinieri sono riusciti a farlo aprire e a farsi raccontare perché volesse compiere un gesto così pesante e irrimediabile. La risposta è stata che a innescare il suo stato di angoscia erano i problemi di lavoro. I militari hanno quindi cercato di rassicurarlo, continuando a parlare con lui con toni tranquillizzanti e di incoraggiamento. Riuscendo poi a individuare la sua posizione, ovvero in località Grillara di Ariano nel Polesine. Una volta compreso il luogo, hanno quindi contattato nuovamente il 118 fornendo le coordinate per raggiungerlo, facendo accorrere sul posto anche una pattuglia della Stazione di Ariano. 

PRONTO INTERVENTO

Una volta raggiunto, l’uomo è stato preso in carico dal personale sanitario intervenuto con l’ambulanza, così che la vicenda ha potuto chiudersi in modo ben diverso da quello tristemente annunciato dal protagonista. Il suicidio non è mai una soluzione. Per andare in aiuto a chi vive situazioni di disagio e depressione sono attivi vari punti di ascolto, anonimi e gratuiti. Fra questi anche Telefono amico, che risponde tutti i giorni dalle 10 alle 24 al numero 02 2327 2327 e che ha una suo centro di ascolto anche a Padova, con un apposito numero anche per chat Whatsapp, 324 011 72 52, attivo con un volontario tutti i giorni, dalle 18 alle 21. 
Ogni anno, il 10 settembre, si celebra la Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio. E, quest’anno, la Regione ha focalizzato l’attenzione sul servizio psicologico inOltre, contattabile al numero verde 800 334 343: «Nel solo periodo del Covid, 312 cittadini veneti hanno telefonato presentando un grado di rischio suicidario alto e 39 altissimo. Solitudine, angoscia, preoccupazione e nessuna possibilità di venire fuori dal buio della situazione: queste sono le tematiche che i cittadini raccontano quando si affidano al servizio inOltre. Quando isolamento, perdita del lavoro precario e fragilità sono aumentati, si sono accentuati i disturbi d’ansia, i sintomi depressivi e le patologie psichiatriche».
 

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 10:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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