Da lunedì in classe solo le prime e le quinte delle superiori, le altre si alterneranno

Venerdì 23 Aprile 2021 di Ilaria Bellucco
TRASPORTI Il nodo dei tragitti da e verso la scuola rimane il più critico e a rischio

ROVIGO Gli studenti delle classi prime e quinte superiori da lunedì torneranno in aula tutti i giorni, mentre gli altri continueranno ad alternarsi in presenza e per far fronte al maggior numero di ragazzi il trasporto pubblico metterà in campo 14 nuovi autobus per garantire 35 corse in più. È quanto emerso dal vertice che si è tenuto ieri in Prefettura in vista dell’entrata in vigore del nuovo Dpcm che stabilisce che le attività didattiche si svolgano in presenza per una quota compresa tra il 70 e il 100 per cento degli studenti delle scuole superiori nelle zone gialle e arancioni.
TAVOLO IN PREFETTURA
Al tavolo permanente coordinato dal prefetto Maddalena De Luca hanno preso parte la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Carmela Palumbo, una rappresentanza dell’Ufficio scolastico provinciale e i referenti delle aziende del trasporto locale per analizzare i possibili aspetti critici e mettere sul tavolo le soluzioni. «Si parte con il 75 per cento dei ragazzi in presenza nelle scuole polesane. Visto che il decreto prevede un rientro graduale abbiamo valutato ogni aspetto affinché il ritorno avvenga nella più assoluta sicurezza sia per quanto riguarda gli ambienti scolastici, sia relativamente al trasporto pubblico locale», spiega il prefetto De Luca.
QUOTA 75
Si è optato per la quota 75 in quanto era uno degli scenari previsti nel Piano operativo per il coordinamento scuola-trasporti e dunque erano già definite le esigenze per far fronte alla situazione. «È stata rappresentata l’esigenza, che condivido, di far frequentare in presenza le classi prime e le classi quinte al 100 per cento – precisa - Quindi i ragazzi che frequentano il primo e il quinto anno andranno sempre a scuola, mentre si effettuerà una rotazione in presenza tra classi seconde, terze e quarte, modalità che consente di mantenere appunto la quota del 75 per cento a scuola. Faremo aggiornamenti a cadenza settimanale per valutare la possibilità di un ritorno progressivo al 100 per cento, valutando la situazione epidemiologica».
TRASPORTI
Va considerato anche il fatto che dal 26 aprile non saranno solo gli studenti a muoversi in numero più massiccio, ma anche una quota maggiore di lavoratori dovrebbe circolare maggiormente viste le parziali riaperture di diverse attività economiche. Per far fronte al maggior numero di studenti sui mezzi (quelli che utilizzano il trasporto pubblico sono 6.130, circa il 70 per cento degli 8.813 studenti delle superiori) il trasporto pubblico locale è stato potenziato, come previsto dal piano prefettizio. «Le aziende del trasporto locale sono pronte a mettere a disposizione 14 autobus in più, che garantiranno 35 corse aggiuntive rispetto a quelle attualmente effettuate», informa il prefetto. Sommando queste nuove risorse a quelle già operative, si arriva complessivamente a 34 autobus per poter contare su una settantina di corse in tutto. «Si chiede la collaborazione degli studenti per quanto riguarda il comportamento da tenere dal momento in cui scendono dai mezzi all’ingresso a scuola – raccomanda De Luca – Non devono fare assembramenti».
IL PROVVEDITORE
Il direttore dell’Ufficio scolastico di Padova e Rovigo Roberto Natale spiega che non sono state rilevate criticità, anche per quanto riguarda gli spazi scolastici, in vista dell’avvio di questa fase importante. Nella giornata di oggi si terrà una riunione in videoconferenza cui parteciperanno la direttrice regionale Palumbo e tutti i dirigenti scolastici del Veneto. «L’Ufficio scolastico regionale consiglia alle scuole di far ritornare al 100 per cento le classi prime e quinte mantenendo al 50 per cento seconde, terze e quarte, ottenendo così nel complesso la quota richiesta dal decreto governativo – dice Natale - Dietro a questo modello ci sono motivazioni didattiche, ma queste modalità non vanno intese in senso tassativo. Si tratta di indicazioni che l’Usr dà, ogni scuola però ha la sua specificità e può valutare come muoversi». Per il direttore, quella che prenderà il via sarà una prova del nove essenziale anche in vista del prossimo anno scolastico. «È un banco di prova importante – conclude - Se regge questo modello col 75 per cento degli studenti in presenza si può pensare di riproporlo a settembre per la ripartenza».
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