Commenda, il degrado avanza lungo le strade

Domenica 3 Luglio 2022
Commenda, il degrado avanza lungo le strade

ROVIGO - La Commenda attende da anni i promessi interventi di recupero, da quando l'amministrazione Bergamin ottenne tra 2015 e 2016 i 13,5 milioni del bando periferie dal Governo.

Fondi poi congelati, definiti da nuove norme sull'uso e sempre fermi, passando per il commissariamento del Comune, quindi con l'arrivo della giunta Gaffeo che se è vero che ha rimesso in moto l'operazione concludendo l'acquisto dell'ex ospedale Maddalena tanto da riaprire il parco, con in mezzo la pandemia, è certo che gli appalti delle opere per l'ex ospedale e le strade del quartiere sono rinviati. E il degrado avanza, con un esempio clamoroso tra i viali Europa e Alfieri.


STRADA DISTRUTTA
Ai tempi della giunta Baratella viale Europa venne rifatto ex novo, con tanto di pista ciclabile protetta. Da allora c'è una storia di abbandono. Asfalto distrutto, ciclabile quasi impraticabile, marciapiedi in condizioni disastrose, cordoli rotti e pericolosi.
«Se questo è un viale - commenta un residente particolare, l'ex assessore Flavio Ambroglini - c'è a livello di toponomastica, nella realtà si tratta dei resti si quello che un tempo fu l'appendice di viale Benvenuto Tisi da Garofolo, il tutto realizzato per consentire ai tanti, che per vari motivi dovettero curarsi all'allora sanatorio Maddalena, di potervi giungere dalla stazione ferroviaria. È proprio il famigerato viale Europa che tra proteste, promesse, contratti di quartiere e altre mille amenità, giace in condizioni a dir poco pietose».
Ambroglini ricorda che «la Commenda crebbe diventando il quartiere più popoloso della città e viale Benvenuto Tisi fu prolungato verso quella che sarebbe diventata la nuova Commenda Est, e il sanatorio lo si raggiungeva dal ribattezzato viale Europa e poi dal nuovo viale Alfieri i quali portavano verso l'allora piazzale Europa che ebbi l'onore, in veste di assessore anche alla Toponomastica, di ribattezzare piazza Beato Palatucci, nel frattempo dotata di un monumento dedicato al martire irpino, frutto di un progetto realizzato dagli studenti dell'istituto Roccati».


CRESCITA SENZA CURA
L'ex assessore sottolinea che «cambiato il contesto, la Commenda Ovest passava da quartiere periferico a residenziale: peccato che molti dei problemi collegati all'espansione della città verso nordest siano rimasti tali e la presenza del maggior polo scolastico cittadino, del campo Coni, dello stadio Battaglini, dovrebbero far riflettere sullo stato di conservazione delle poche strade che conducono al sito, ivi compreso viale Europa. E per l'ex ospedale Maddalena, i lavori di restauro del quale programmati assieme alla riqualificazione dell'intero comparto, sono ancora sospesi ad libitum dopo una serie di rinvii».
Ne viene la conclusione amara che «al peggio non c'è mai fine, ma peggio di così penso sia difficile possa andare e non si adducano scuse e scarichi di responsabilità, evidenziando solo le cose fatte: alle volte dichiarare pubblicamente il famoso mea culpa potrebbe far meritare almeno l'onore delle armi».


CASA SERENA
Sulla Commenda, non distante, grava un altro problema, ossia il futuro di Casa Serena, sul quale si susseguono voci, riunioni e ipotesi, ma nulla di iffuciale. Per questo la consigliere comunale, ex candidata sindaco, Monica Gambardella, si rivolge al sindaco Edoardo Gaffeo chiedendo che «sia dato pubblicamene riscontro allo stato di avanzamento degli accordi per la risoluzione di Casa Serena, per tutti i cittadini coinvolti e per il servizio pubblico primario di assistenza, che se non ci interessa ora direttamente o indirettamente lo potrebbe essere in futuro. Abbiamo dato mandato in consiglio per avere un parere legale di supporto, ma avevo chiesto espressamente in diverse sedi che i tempi di risposta fossero congrui con le necessità della struttura. Il problema era noto da anni e fin dall'inizio del mandato andava affrontato con attenzione e impegno. La situazione dello stabile è solo peggiorata e le condizioni di disagio col caldo sono decisamente critiche per gli ospiti. Restano le preoccupazioni per i lavoratori e l'indotto, ma resta il tema generale del servizio di assistenza agli anziani. Non tanto a me, quanto alla città, aggiorni nel dettaglio».
 

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