Rosolina è bandiera blu, l’orizzonte dell’estate volge al sereno

Lunedì 17 Maggio 2021 di Enrico Garbin
Domenica in spiaggia a Rosolina mare

ROSOLINA - La riconferma della bandiera blu per Rosolina Mare e Albarella è solo l’ultimo dei segnali positivi con cui si guarda all’inizio della stagione turistico-balneare. In un quadro normativo ancora incerto a causa dell’andamento dell’epidemia, ci sono però diversi punti fermi o aspetti che gli operatori possono affrontare con una certa tranquillità nella programmazione. Su tutti, le regole che varranno in spiaggia.
Ferme l’esigenza del distanziamento, del controllo degli accessi, di evitare assembramenti, della sanificazione e delle mascherine, fin qui l’unica novità arrivata dalla Regione riguarda il distanziamento tra gli ombrelloni, con la superficie esclusiva salita da 10 a 12 metri quadrati.

Ma è una misura che per le ampie spiagge di Rosolina Mare e Albarella, era tranquillamente garantita anche in epoca pre-Covid. Dall’anno scorso, la superficie media di cui dispongono gli ombrelloni negli stabilimenti di rosolinesi va mediamente dai 15 ai 20 metri quadrati, ma tocca addirittura punte di 35 a Marina di Caleri e di 40 ad Albarella. Spazi che non molte spiagge possono garantire (si potrebbe discutere sull’affollamento delle spiagge libere del centro) e che qui invece danno adito a nuove proposte che intercettano una domanda che sta a metà tra distanziamento, sicurezza e privacy: le suite in spiaggia.

SUITE SULLA SABBIA

«Si tratta di soluzioni che nelle nostre spiagge, per esempio al Bagno Tamerici, erano presenti da diversi anni - precisa Ferdinando Ferro, presidente del Consorzio operatori balneari - si tratta dell’evoluzione dei gazebo, con la realizzazione di una superficie di 30-35 metri quadrati con pavimento rialzato, salottini, cassetta di sicurezza, servizio dal bar e quant’altro. La domanda per questo tipo di postazioni tendeva già a crescere, ma il fattore Covid ha accentuato questa tendenza che assicura privacy, distanziamento e sicurezza. Ormai sono diversi gli stabilimenti che si sono dotati di questa soluzione e ancora una volta sono le dimensioni della nostra spiaggia ad assicurarci la possibilità di offrire ai turisti qualcosa che li fa sentire più sicuri e coccolati».
Dopo l’ultimo fine settimana con l’anticipo d’estate e il riflusso di questi giorni dovuto alle bizze del meteo, rispetto all’anno scorso gli operatori stanno arrivando con meno ansia al momento dell’apertura ufficiale della stagione. La realizzazione degli allestimenti in spiaggia procede spedita e anche sul fronte occupazionale si sta muovendo qualcosa. Già, perché le prenotazioni e le richieste di informazioni sui vari periodi stanno dando buoni esiti: fin qui meglio quelli da luglio in avanti, settembre compreso, mentre nelle ultime settimane sembrano in ripresa anche quelle per giugno.

PREMIO AI SERVIZI

«Anche quest’anno pensiamo che soprattutto nella prima parte della stagione, mancheranno gli stranieri - conferma il vicesindaco con delega al Turismo, Daniele Grossato - ma il turismo di prossimità e in generale i turisti italiani, dovrebbero permetterci di riavvicinare i numeri cui eravamo abituati nel passato. In questo senso, la riconferma per il sesto anno consecutivo della Bandiera blu per le spiagge rosolinesi va a lanciare un messaggio di fiducia per entrambe le fasce di turisti: gli stranieri sono tradizionalmente molto attenti ai segnali di qualità, alle eccellenze della località, e anche gli italiani hanno imparato a valutare e a farsi orientare da questi aspetti. Per noi è una soddisfazione veder riconfermata la crescita culturale e del rispetto ambientale della comunità. Perché, ricordiamocelo, la Bandiera blu non premia solo la qualità delle acque, ma tutto il sistema dei servizi e dell’ambiente in cui operatori, cittadini e turisti si trovano a vivere. L’ambiente e le attrattive del territorio alternative alla spiaggia, soprattutto in questo che sarà il primo anno in cui entrerà in funzione l’Ogd Po e il suo Delta garantendo una promozione turistica unitaria, saranno probabilmente le chiavi per intercettare un turismo che la pandemia ha cambiato».
 

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