ROVIGO - «Le scuse? Poco o nulla, qualche gesto singolo e isolato, ma niente di corale, autentico e veramente sentito: la professoressa Maria Cristina Finatti è molto delusa e rattristata dal fatto che nemmeno dopo l'incontro di Roma con il ministro Valditara, la situazione si sia sbloccata». L'avvocato Tosca Sambinello, che assiste insieme al collega Nicola Rubiero la docente di Scienze dell'Itis Viola che l'11 ottobre scorso è stata per due volte colpita con dei pallini, all'inizio e alla fine della lezione, il tutto filmato da un altro studente con un cellulare, realizzando un video che è stato diffuso su Whatsapp e poi divenuto virale. Una vicenda salita alla ribalta delle cronache nazionali e di tutte le televisioni, ma che continua ad avere delle ombre.
SCARSI RISCONTRI
IL NODO LITTIZZETTO
Nessuna novità anche per quanto riguarda, invece, lo scivolone di Luciana Littizzetto, che durante la trasmissione La bomba, su Radio Deejay ha detto: «Non è solo colpa dei ragazzi. è anche proprio colpa del professore, è l'empatia: se riesci a creare questa sensazione non ti sparano con la pistola ad aria compressa. Non credo che abbiano sparato a tutti i professori, hanno sparato a una sola professoressa, che poveretta avrà le sue grandissime difficoltà, ma questo ci deve far riflettere, perché probabilmente non è riuscita a entrare in sintonia con i ragazzi, scatenando questa aggressività». Parole che secondo i legali della professoressa potrebbero configurare l'ipotesi di reato di diffamazione, essendo lesive della sua reputazione. Tuttavia, spiega ancora l'avvocato Sambinello, «la professoressa non sembra al momento intenzionata a querelare la Littizzetto, anche per evitare ulteriori polveroni ed esposizione mediatica. Quello che gradirebbe, anche in questo caso, sarebbe un messaggio personale di conforto e vicinanza, e di scuse per una frase che l'ha in qualche modo toccata nel profondo, sia come persona che come insegnante».
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