ROVIGO - Una scossa al sistema della sicurezza pubblica, una novità “elettrizzante”, attesa da tempo: dopo gli annunci del passato, ultimo dei quali quando ancora il ministero dell’Interno era Matteo Salvini, ora i taser per le forze dell’ordine polesane sono davvero in arrivo. Anche a Rovigo. A sottolinearlo è il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, leghista, che sottolinea come i nuovi strumenti saranno a disposizione di poliziotti, carabinieri rodigini a partire da lunedì: «La pistola a impulsi elettrici – spiega - sta progressivamente entrando nella dotazione effettiva di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza in tutta Italia, con un cronoprogramma che va avanti dallo scorso 14 marzo a cadenza settimanale. Gli operatori della sicurezza, a cui verrà assegnato il taser, hanno seguito un iter formativo qualificante per l’utilizzo di questo strumento non letale, che è innanzitutto un mezzo di difesa a tutela della incolumità di chi è impegnato nei servizi di vigilanza e controllo del territorio. Donne e uomini in divisa attendevano questo strumento da molto tempo: siamo soddisfatti di aver offerto una risposta concreta ed efficace alle loro aspettative, nella consapevolezza che tutelare la loro incolumità è la precondizione per garantire sicurezza ai cittadini».
LA POLIZIA
Dalla Questura di Rovigo, in una nota, si ribadisce che da domani le armi ad impulsi elettrici diventano a tutti gli effetti «una dotazione di reparto per gli operatori deputati ai servizi di prevenzione generale e pronto intervento». Per ora, solo della Squadra volanti rodigina, mentre per i Commissariati di Adria e Porto Tolle e le specialità la dotazione arriverà successivamente. «Gli operatori dell’Upgsp abilitati all’uso – si precisa - hanno svolto un periodo di specifico addestramento predisposto dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza che, oltre a prevedere la necessaria attività pratica, ha previsto anche nozioni giuridiche e mediche».
IL SINDACATO
Un’arma della quale da tempo il segretario provinciale del Sap Fabio Ballestriero chiedeva la dotazione, «per poter agire nei mutati contesti operativi in condizioni di sicurezza e con efficacia, evitando soprattutto di dover utilizzare strumenti inadeguati come le armi o lo sfollagente». Recentemente anche il coordinatore provinciale del Sindacato unitario del lavoratori di Polizia locale di Rovigo Mirco Gennari, dopo l’aggressione che si è verificata alla pizzeria “Da Mimmo” di via Cavallotti ha fatto una richiesta analoga: «Consapevoli che ciò farà storcere il naso ai soliti benpensanti, crediamo non debba più nemmeno essere un tabù parlare di dotazione del taser per la Polizia locale e che ciò debba entrare nell’agenda politica, insieme alle necessarie azioni di modernizzazione del Corpo e valorizzazione dei suoi appartenenti». Per il momento, tuttavia, le polizie locali sono escluse dalla fornitura di questa strumentazione. E, per la verità, anche le dotazioni iniziali a polizia, carabinieri e finanza non sembrano essere al momento particolarmente cospicue».
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