Siccità sempre più drammatica, il cuneo salino sul Po sfiora già i 30 km

Domenica 16 Aprile 2023 di Francesco Campi
Una barriera antisale sull'Adige

ROVIGO - Piove dalle nuvole sparse, sulle terre arse. Ma la pioggia, che pure nelle ultime ore è caduta anche copiosa, non basta a scacciare la siccità che continua ad attanagliare la Pianura padana, con il Po che in una stagione in cui solitamente avrebbe portate imponenti, deve già fare i conti con la risalita del cuneo salino, arrivato addirittura a quasi 30 chilometri dalla linea di costa. Proprio giovedì, mentre i temporali rompevano il lungo digiuno di precipitazioni, anche con qualche grandinata in Alto Polesine che porta con sé altri danni, soprattutto per i frutteti in fiore, si è tornato a riunire l’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nella sede parmense dell’Autorità distrettuale del fiume Po, alla presenza dei rappresentanti istituzionali e dei portatori d’interesse.

LA SITUAZIONE

A dare la misura della gravità della situazione sono stati i numeri del bollettino idrologico: dopo un marzo non particolarmente ricco di piogge e con temperature fino a 2 gradi oltre le medie e scarse nevicate, che non ha permesso di recuperare la carenza idrica che si è accumulata nel corso degli ultimi mesi, «le aspettative di piogge più consistenti, legate principalmente ai rovesci tipici del periodo primaverile, attese per la prima decade di aprile, sono andate deluse visto che le precipitazioni, ben al di sotto della pioggia cumulata nella media nel periodo con una mancanza di circa il 40%, unite a improvvisi abbassamenti delle temperature che hanno causato diffuse gelate notturne, si sono rivelate comunque assai poco significative contribuendo a una drastica riduzione dei deflussi nelle principali sezioni del Grande fiume. Le portate hanno registrato valori di media mensile inferiori al minimo storico nel periodo 1991-2020 e confrontabili solo con quelle osservate nel 2022, da tutti ricordato come l’anno peggiore sul fronte siccità».
In particolare, a Pontelagoscuro, al 31 marzo, la portata era di 398 metri cubi al secondo rispetto a una media mensile di 1.374, con la minima mensile toccata proprio l’anno scorso, quando però il livello era di 534 metri cubi al secondo. «L’abbassamento più marcato dei deflussi ha toccato i deficit più alti proprio nella prima decade del mese di aprile - si sottolinea dall’Aipo - e quel che più aggrava il contesto, è che non si prevedono prossime variazioni degne di particolare nota». Ovvero, anche le recenti piogge non sembrano in grado di invertire la tendenza.

L’ALLARME

A fronte di tutto ciò, nota l’Aipo, «assai poco rosea è anche l’analisi della situazione dell’intrusione salina nel Delta del Po: la portata transitante alla sezione di Pontelagoscuro a Ferrara risulta essere pari a 334 metri cubi al secondo, valore inferiore rispetto alla soglia critica di 450 metri cubi al secondo, e consegna un quadro che vede nella sezione idrografica di foce numerosi rami del fiume interessati largamente dal fenomeno fino a 23-27 chilometri di risalita delle acque salmastre».
Non va meglio ai grandi laghi, con il Garda, in particolare, ai minimi stagionali degli ultimi vent’anni. E anche il settore idroelettrico, prezioso nell’attuale contesto energetico, sembra già in difficoltà. «Se il 2022 per il comparto idroelettrico si è dimostrato il peggiore di sempre, il 2023, che vede la mancanza di circa il 65-70% di acqua accumulata sotto forma di neve, non sembra, allo stato attuale, regalare nessun ottimismo per la produzione di energia rispetto all’anno scorso. Ad esempio, in netto anticipo sulle aspettative, la centrale Enel Green power di Isola Serafini a Monticelli d’Ongina ha già ridotto al minimo la produzione».
Anche il Canale Emiliano Romagnolo che fornisce risorsa idrica all’agricoltura e all’acquedotto della Romagna, «ha raggiunto un livello tale da far scattare la soglia di pre-allarme per il funzionamento dell’impianto: medesima condizione si era verificata anche lo scorso anno, ma nel mese di giugno».
 

Ultimo aggiornamento: 10:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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