ROVIGO - Zero offerte, si va a trattativa privata. Il secondo bando per la vendita della sede dell'acquedotto di via Benvenuto Tisi da Garofolo è andato deserto.
Seconda asta deserta, via alla vendita diretta della sede di via Benvenuto Tisi
Con il passaggio alla trattativa privata, per la quale non sono previste scadenze precise, il Comune di Rovigo, che conduce l'operazione di alienazione per conto di tutti i nove Comuni proprietari facenti capo all'ex Consorzio acquedotto di Rovigo, potrà contattare Acquevenete, interessato all'acquisto e che in via Benvenuto Tisi da Garofolo ha la propria sede rodigina a fronte del pagamento di un canone di locazione, e concordare un prezzo che sia congruo alla perizia dell'immobile. In pratica Acquevenete dovrà dire quanti soldi è disposta a mettere sul piatto per acquisire la sede che utilizza, risparmiando i soldi dell'affitto e aumentando, allo stesso tempo, il proprio patrimonio immobiliare.
Come detto, il complesso è di proprietà di nove Comuni che lo detengono in quote diverse: oltre a Rovigo che ne detiene il 49%, gli altri proprietari sono Arquà per il 6%, Bosaro per il 3%, Ceregnano per il 9%, Pontecchio per il 4%, Villadose per il 10%, Villamarzana per il 4%, Costa per il 6% e San Martino di Venezze per il 9%. Dell'operazione di alienazione dell'acquedotto a Rovigo si parla da anni, ma finora non è stata mandata in porto. La svolta è arrivata solo alla fine dello scorso anno, quando tutti i Comuni proprietari hanno inserito l'immobile nel proprio piano delle alienazioni e lo hanno approvato nei rispettivi consigli comunali.