ROVIGO Si avvia verso la fine l’anno scolastico con una media di studenti in aula attestata all’80 per cento nelle superiori. E col ritorno a una presenza più massiccia, il mondo della scuola polesana non ha fatto registrare un aumento dei contagi. A tre settimane dalla fine delle attività didattiche in emergenza Covid, gli istituti superiori hanno dovuto fare i conti con un ricorso massiccio alla didattica a distanza e il continuo fare e disfare di orari, turni e metodi di rotazione per adeguare la presenza in classe dei ragazzi in base all’andamento epidemiologico.
PIÙ DI TRE QUARTI IN CLASSE
Nel panorama regionale la provincia di Rovigo, grazie a diversi fattori, si è difesa bene per quanto riguarda l’attività in presenza per gli studenti degli istituti superiori e il trasporto locale dedicato, ed è riuscita ad andare un po’ oltre la quota minima del 75 per cento indicata per il Polesine dall’Ufficio scolastico regionale.
Il Prefetto Maddalena De Luca, che ha guidato il tavolo di coordinamento scuola-trasporti, spiega che tutto si sta svolgendo senza problemi: «I mezzi messi a disposizione dalle aziende del trasporto locale hanno consentito di evitare criticità. Oggi la quota di studenti in presenza nelle scuole superiori si è attestata attorno all’80 per cento, con variazioni tra le singole realtà in base alle situazioni. Sono stati fatti tutti gli sforzi possibili e realisticamente sarà difficile poter fare di più. Ci sono infatti anche studenti e famiglie che preferiscono continuare con la didattica a distanza».
CONTAGI SOTTO CONTROLLO
Rassicurante anche l’andamento dei contagi, monitorato settimanalmente dalla Prefettura: «Sono stati riscontrati casi isolati e solo in un istituto è stato necessario sospendere momentaneamente le attività – prosegue De Luca –. Non vi è stato un aumento significativo dei casi con il ritorno di un maggior numero di studenti in presenza».
Sotto questo profilo, in vista del prossimo anno scolastico, sarà importante l’esperienza dei due progetti di monitoraggio dell’epidemia da Covid-19 lanciati dalla Regione per le scuole. In Polesine coinvolti lo scientifico “Paleocapa” di Rovigo e la media “Marino Sanudo il giovane” di Rosolina in collaborazione con Ufficio scolastico regionale, Regione, università di Padova e Verona, Servizio Igiene e sanità pubblica dell’Ulss 5 oltre a famiglie e personale su base volontaria. Il “Paleocapa” è una delle “scuole sentinella” individuate in ambito regionale e il 16 e 17 aprile scorso sono stati effettuati tamponi antigenici rapidi a tappeto su tutti gli studenti e il personale aderenti per verificare la situazione iniziale, per proseguire ora con tamponi periodici su gruppi di classi a rotazione e i relativi docenti. Nella media di Rosolina è invece una classe terza a essere coinvolta nel progetto mirato a capire l’efficacia dei tamponi autosomministrati. Ogni due settimane studenti e docenti si sottopongono a un test rapido “fai da te” in auto-somministrazione sotto la guida di operatori sanitari che danno indicazioni su come fare e come interpretare correttamente i risultati. Non sono emersi casi di positività.
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