Scuola materna di Oca Marina chiusa, si accende lo scontro in consiglio comunale

«Nessuna azione può essere intrapresa - ha scritto Marangoni - se manca un numero minimo di utenti per attivare il servizio»

Mercoledì 28 Settembre 2022 di Giannino Dian
La scuola materna di Oca Marina

TAGLIO DI PO - La chiusura della scuola d'infanzia Sacro Cuore di Oca ha acceso l'ultimo consiglio comunale e non è mancato lo scontro tra la maggioranza del sindaco Laila Marangoni e la minoranza guidata dal capogruppo Davide Marangoni il quale, il 30 agosto, insieme ai consiglieri del gruppo, Bruno Girotti, Giorgia Marangon e Sara Ruzza, aveva presentato una interrogazione sulla chiusura improvvisa dell'istituto.

La presidente del consiglio, Silvia Ricchi, ha dato la parola al capogruppo Marangoni per la lettura dell'interrogazione e quindi all'assessore alla scuola Alessandro Marangoni per quella della risposta scritta inviata ai consiglieri del gruppo di minoranza.

«La partecipazione di questo Comune alla strategia nazionale delle Aree interne insieme ad altri comuni deltizi - ha scritto l'assessore Marangoni - prevede la possibilità di porre in essere azioni inerenti la scuola come derogare al numero minimo di iscrizioni per la funzionalità di un plesso scolastico rispetto alla normativa nazionale. Pur potendo beneficiare della deroga, l'agire dell'amministrazione si scontra con la necessità di avere anche in questo caso un numero minimo di iscrizioni alla scuola dell'infanzia che, seppur inferiore a quello di legge, rimane sempre barriera per offrire il servizio. Il numero minimo in questo caso è indicato in nove iscrizioni; i bambini con diritto di accedere alla scuola dell'infanzia residenti a Oca sarebbero stati quattordici. Numero che avrebbe permesso di garantire l'offerta formativa, ma le iscrizioni sono risultate solo tre per il corrente anno scolastico. Per questo è stato impossibile mantenere la scuola di Oca. Il richiamo quindi a una responsabilità dei genitori va inteso come una presa d'atto: finché non ci saranno sufficienti iscrizioni a Oca, ferma la normativa attuale, sarà impossibile per qualunque amministrazione garantire l'apertura del plesso. Il funzionamento di questo, dipende infatti dall'ufficio scolastico regionale o provinciale, limitandosi l'amministrazione a mettere a disposizione l'edificio per le lezioni, mentre l'individuazione di insegnanti e collaboratori scolastici spetta alla direzione scolastica. Se le 14 famiglie avessero iscritto i bambini all'istituto di Taglio di Po, la scuola dell'infanzia sarebbe rimasta aperta con il necessario intervento delle istituzioni comunali e scolastiche. Senza iscrizioni, l'amministrazione ha dovuto prendere atto della mancanza di requisiti e garantire alle tre famiglie che hanno affidato i loro figli alle scuole di Taglio di Po il servizio nei plessi del territorio del capoluogo, procedendo a una modifica del regolamento in materia di trasporto scolastico».

Nove iscrizioni

Rispondendo se sono state intraprese strategie o azioni per mantenere il servizio: «Nessuna azione può essere intrapresa - ha scritto Marangoni - se manca un numero minimo di utenti per attivare il servizio. Nonostante il confronto avuto con la direzione scolastica e la struttura di Aree interne per individuare possibili soluzioni e aprire la scuola dell'infanzia, ogni ragionamento cozzava sullo scoglio delle necessarie iscrizioni minime. L'unica soluzione è nelle mani dei genitori dei bambini che sarebbero in età d'iscrizione alla scuola dell'infanzia: se vi saranno minimo nove iscrizioni il prossimo anno questa amministrazione sarà al loro fianco perché venga garantito il servizio nel territorio della frazione di Oca».

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