Combustibili nucleari, Barbara in Finlandia sta studiando i depositi del futuro

Giovedì 27 Maggio 2021 di Sofia Teresa Bisi
Barbara Pàstina, di origini rodigine, sta partecipando ad un progetto unico al mondo nel suo genere per lo smaltimento del combustibile nucleare esausto.

ROVIGO - Ha origini rodigine lo straordinario progetto, il primo al mondo per il suo genere, per lo smaltimento di combustibile nucleare esausto. Lo cura da oltre un decennio, assieme al suo gruppo di lavoro, Barbara Pàstina, rodigina di nascita, finlandese di madre e di adozione.

IN FINLANDIA

Di cosa si occupa in Finlandia? «Il mio lavoro consiste nel capire come evolveranno le condizioni climatiche, il sito e soprattutto il deposito di combustibile nucleare. Si parla di evoluzione sino a un milione di anni. In base all’evoluzione e alla conoscenza dei processi in gioco si valuta la sicurezza a lungo termine del deposito. Io curo la definizione dell’evoluzione e dei processi che agiscono sul combustibile irraggiato e sul fusto metallico che lo contiene. Dopo l’ok del governo finlandese, hanno preso il via nelle scorse settimane i lavori di scavo di un deposito, a cura della società Posiva, che occupa per questo progetto dozzine di appaltatori e circa 300 dipendenti».
«Posiva, che è stata fondata dalle aziende Tvo e Fortum - continua Pàstina - è la società incaricata dello smaltimento del combustibile nucleare esaurito e ha lavorato sul progetto del deposito negli ultimi 15 anni. La società ha affermato che l’Agenzia per le radiazioni e la sicurezza nucleare Stuk ha riscontrato che le condizioni per l’avvio degli scavi sono state soddisfatte».


I LAVORI

Cosa succederà nei prossimi mesi? «Nel corso del prossimo anno e mezzo, la società prevede di scavare i primi cinque tunnel del deposito, che si trasformeranno in una rete di circa 100 tunnel per un totale di circa 35 km nel corso del prossimo secolo. Posiva ha affermato di aver stimato che il sito di smaltimento inizierà le operazioni a metà degli anni ‘20, cioè a metà di questa decade. Tuttavia, l’effettivo incapsulamento del combustibile esaurito e il suo collocamento nei tunnel inizieranno soltanto una volta che il governo avrà concesso la licenza per operare l’impianto di smaltimento. Si prevede che verranno scavati cento tunnel di deposizione durante il periodo operativo di 100 anni dell’impianto di smaltimento finale, per una lunghezza totale di circa 35 chilometri. Ogni galleria può ospitare circa 30 fusti con una capacità di circa 65 tonnellate di combustibile nucleare esaurito. La lunghezza massima di ogni galleria è di 350 metri circa, 4,5 m. di altezza e 3,5 m. di larghezza».


PUNTO DI SVOLTA

Come si può valutare questa iniziativa? «’Il deposito finlandese del combustibile esaurito è un punto di svolta per l’industria nucleare, ha rilevato il direttore generale dell’Agenzia internazionale per Energia atomica, Rafael Grossi. Questo è di certo un passo molto importante per la Finlandia e per i Paesi che hanno del combustibile nucleare da smaltire, inclusa l’Italia. È rilevante perché, non esistendo depositi geologici per il combustibile irraggiato, il deposito ora diventa una realtà, non è più un’idea astratta. Il dossier di sicurezza a lungo termine che verrà redatto sarà una parte essenziale della domanda per ottenere la licenza per iniziare ad operare il deposito e smaltire il combustibile. Inoltre, entro la fine dell’anno presenteremo all’Agenzia di sicurezza delle radiazioni i rapporti tecnici che costituiscono il dossier di sicurezza a lungo termine»
 

Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 07:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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