Fondamenta e pavimentazioni riemerse dello storico palazzo svanito nel Dopoguerra

Mercoledì 23 Giugno 2021 di Ilaria Bellucco
Resti di un palazzo emersi dai lavori di sistemazione di piazza Risorgimento a Lendinara

LENDINARA - Sorpresa durante il restauro del liston. Dagli scavi è emersa una pavimentazione più antica, parte delle fondamenta del vecchio palazzo demolito nel secondo dopoguerra e che sarà rimossa per proseguire i lavori. Con la rimozione del lastricato nel cuore di piazza Risorgimento è apparso ciò che c’era sotto, ovvero un fondo costituito da blocchi di trachite che sta incuriosendo i lendinaresi. Per verificarne natura e datazione sono arrivati in piazza Risorgimento due archeologi della Soprintendenza di Verona, presenti in cantiere per verificare che sotto il liston non ci siano testimonianze preziose. I primi sopralluoghi sembrano confermare quanto ipotizzato da molti: si tratta di quanto resta della vecchia sede della Cassa di risparmio, uno dei due stabili demoliti nel secondo dopoguerra con l’intento di dare un respiro più ampio a quella che allora era la piazza Maggiore, poi rinominata Vittorio Emanuele e infine Risorgimento.
 

GLI ARCHEOLOGI
«Oltre alle fondamenta del vecchio edificio, erano stati trovati anche alcuni frammenti di ceramica ma sarebbero stati semplicemente messi lì all’epoca prima della posa del lastricato», spiega il sindaco Luigi Viaro, che segue gli sviluppi dei controlli sul cantiere. I lavori, sottolinea, stanno procedendo regolarmente e non c’è alcun motivo che imponga uno stop. «Gli archeologi hanno acquisito foto e video di quanto venuto alla luce e stenderanno una relazione con indicazioni su come procedere. Alla luce di quanto stato accertato finora, i lavori proseguono normalmente – prosegue – Tutti i blocchi di trachite delle vecchie fondamenta saranno rimossi e collocati nei magazzini comunali per essere recuperati. Poi sarà fatta una gettata di cemento per preparare il fondo e ricollocare i blocchi di trachite dei Colli Euganei che compongono il nostro liston». I lavori affidati a un’impresa cosentina dovranno concludersi entro metà settembre, anche se l’auspicio di tutti sarebbe poter avere il liston rimesso a nuovo in tempo per la fiera; 190.500 euro la spesa che l’ente sosterrà grazie a un contributo concesso dal Gal Adige. Oltre al restauro del lastricato rialzato,è prevista la realizzazione di una pavimentazione in trachite e zavonite sotto la torre civica e in vicolo Castello, nonché l’eliminazione delle barriere architettoniche con tre passaggi pedonali rialzati che collegheranno il liston al sottoportico, alla loggia municipale e al marciapiede di via Adua.
 

Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 17:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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