SALARA - La poca acqua nel fosso si era ghiacciata e il corpo senza vita di un uomo, proprio lì in mezzo, si stagliava nettamente. Un punto remoto nella campagna che circonda Salara. Un punto dove, alle prime luci dell’alba di ieri, è stato fatto un macabro ritrovamento. Che ha posto fine alle ormai già scarse speranze dei familiari di Carlo Panziera, 86 anni, che mancava da casa sua, proprio nel centro di Salara dalla tarda serata di martedì 6 dicembre dello scorso anno.
L’ALLARME
CONTINUE RICERCHE
A rendere tutto più difficile, la fitta nebbia che in quei giorni ammantava tutto, riducendo la visibilità. Il secondo giorno di ricerche si è levato in volo anche l’elicottero dei vigili del fuoco per sorvolare la zona in cerca dell’anziano. Purtroppo, però, tutto è risultato vano. La foto dell’uomo era stata fatta circolare anche sui social, nella speranza che qualcuno potesse averlo visto aggirarsi da qualche parte. Ma anche su questo fronte, nessuna risposta. I familiari si erano rivolti anche alla trasmissione “Chi l’ha visto” che aveva rilanciato il loro appello. Ma nulla. Sparito. Carlo, infatti, era purtroppo ormai senza vita, riverso in un fosso in aperta campagna. Un luogo dove era arrivato con una delle sue solite lunghe passeggiate. Venendo forse colto da un malore che lo ha fatto cadere nello scolo e che non gli ha lasciato scampo. Difficile, tuttavia, al momento, azzardare ipotesi.
LUOGO NASCOSTO
Quello che, purtroppo, è un dato certo è che il suo corpo si trovava in un luogo nascosto alla vista, raggiungibile lungo un sentiero che costeggia il canale e che si diparte da un ponticello sulla dalla Provinciale 1, verso Sariano, proprio all’altezza del cartello di inizio del territorio di Salara. Un luogo dove il corpo è stato notato solo alle prime luci dell’alba di ieri, facendo scattare le operazioni di recupero della salma, che gli accertamenti dei carabinieri hanno ben presto tristemente confermato essere quella dell’86enne.
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