Lega, Matteo Salvini al mare a Rosolina: tra selfie e green pass Foto

Lunedì 19 Luglio 2021 di Enrico Garbin
Lega, Matteo Salvini al mare a Rosolina: tra selfie e green pass

ROSOLINA (ROVIGO) - L'attesa era tanta, così come la curiosità dei bagnanti di fronte allo spiegamento di forze dell'ordine in piazzale Europa e al gazebo della Lega posizionato lungo la passeggiata di fronte al bagno Primavera, dove si raccoglievano le firme in calce ai sei quesiti referendari sulla giustizia promossi assieme ai Radicali. E Matteo Salvini non ha deluso. È stato sufficiente un intervento di neppure un quarto d'ora (ma molto più tempo è stato poi dedicato per i selfie) per galvanizzare la folla accorsa per vederlo e ascoltarlo sotto il sole cocente del primo pomeriggio.

L'arrivo del segretario leghista era sta annunciato per le 15 nei manifesti locali, mentre in quelli ufficiali del tour partito ieri mattina da Jesolo, con tappa a Chioggia e chiusura in serata a Ferrara, era inserito alle 16. La mezzora di ritardo ulteriore non ha scoraggiato alcuno, anche perché è bastato l'attacco di Salvini con «Sono l'unico milanese che non è in costume da bagno» e la capacità di rovesciare l'imbarazzo per il malfunzionamento dell'impianto audio («Il microfono è quello dei 5 Stelle? Le casse sono state acquistate con il reddito di cittadinanza?»), per sintonizzarsi immediatamente con l'uditorio.


LA PLATEA

Una folta delegazione del partito rosolinese capitanata dal segretario Pako Massaro (d'altra parte in autunno ci sarà il rinnovo del consiglio comunale e anche questa iniziativa porta visibilità utili a capitalizzare voti) e il gotha provinciale, dall'assessore regionale Cristiano Corazzari al presidente del Parco e sindaco di Loreo Moreno Gasparini, dal sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli al coordinatore di Adria e consigliere comunale di Porto Viro Michele Capanna, e molti altri ancora. Soprattutto tanta gente salita dalla spiaggia e tra questi molti giovani che forse non hanno neppure l'età per votare.L'invito a firmare per i sei quesiti referendari sulla giustizia, nei gazebo della Lega o nei Comuni, viene sbrigativamente risolto con la necessità di riforme attese da trent'anni, bypassando con questo strumento gli ostacoli posti dalla Sinistra, per consentire ai cittadini di avere giustizia subito anziché aspettare quindici o vent'anni, e di far pagare ai giudici eventuali errori come avviene in qualsiasi altro campo. E poi, a ruota libera, sono stati toccati quelli che sono un po' tutti i temi che la gente comune sente, compresa la vittoria della Nazionale di calcio che l'ha «costretto» al fioretto della dieta.

IL SEGRETARIO

«Dopo questo fine settimana di tour per promuovere i referendum, sarò in Parlamento dove la nostra presenza è fondamentale - ha sottolineato Salvini - abbiamo già stoppato la voglia del Pd di applicare nuove tasse e ora affronteremo il decreto Zan perché a noi va benissimo la libertà di amare chi si vuole, ma chiediamo che vengano tolti dalla legge i bambini delle scuole elementari. E ci faremo sentire anche per quanto riguarda lo Ius soli e il Green pass. Con i vaccini è stato messo in sicurezza l'ottanta per cento degli over 60, le persone più fragili che più hanno pagato la pandemia. Ora pensare di vincolare al possesso del Green pass la possibilità di spostarsi, di accedere ai ristoranti o imporre l'obbligo vaccinale ai giovani, oltretutto applicando sanzioni economiche, è assurdo: mio padre 76enne può andare ovunque mentre mio figlio 18enne no. Non possiamo infliggere altre sofferenze ai giovani, dobbiamo prendere esempio dalla Gran Bretagna dove è vero che aumentano i contagi, ma non essendoci morti o ricoverati in terapia intensiva, riaprono tutto. Con il virus dobbiamo convivere e non costringere i 14enni a rinchiudersi in casa a suon di multe».

Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 09:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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