La Rugby Rovigo travolge 66-7 Colorno che lascia a riposo 10 titolari e si prende le critiche dei tifosi: mancanza di rispetto

Domenica 23 Aprile 2023 di Ivan Malfatto
Filippo Cadorini del Rovigo autore di tre mete

ROVIGO - Sgombriamo il campo da ogni equivoco. L’Hbs Colorno che la FemiCz Rugby Rovigo troverà in semifinale (sabato 6 maggio in trasferta, sabato 13 in casa) sarà tutt’altra squadra. Contro la quale sudare per conquistare la finale. Sabato al “Battaglini” Umberto Casellato ha nascosto le carte lasciando a riposo una decina di titolari, schierando tre esordienti (Mengoni, Ascari, Zecchin) e l’ex Pasini con 8’ sulle gambe. L’ha fatto per strategia e necessità avendo molti big con alto minutaggio. Avrà avuto ragione? Lo diranno i play-off. Intanto ha rimediato una brutta figura e le critiche della tifoseria per mancanza di rispetto.

Ma questo è il rugby moderno. Sempre sabato all’ultimo turno di Urc la corazzata Leinster (prima) ha perso 62-7 dai Bulls. Tutto il mondo è paese.

Al di là di ciò, Bersaglieri devono godersi in pieno la travolgente vittoria 66-7 (10 mete a una) nell’ultima giornata di Peroni Top 10. È la più ampia stagionale come scarto: +59 rispetto a +49 con il Cus Torino. Regala dopo 7 anni di attesa il primo posto in regular season al Rovigo. L’ultima volta era successo nel 2016, e sappiamo tutti poi com’è finita.

Alessandro Lodi e i suoi giocatori hanno voluto fortemente il primato per coronare la splendida cavalcata e la rimonta del girone di ritorno. Sono scesi in campo con la squadra titolare e questo squilibrio, insieme alle motivazioni, ha fatto la differenza. I rossoblù con il primo posto vincono anche il premio di 20.000 euro della Fir, il presidente Zambelli ne destinerà metà alla squadra.
 

LA PARTITA
Con queste premesse la partita, dove spicca anche l’omaggio all’arbitro rodigino Federico Boraso all’ultima direzione di gara, è presto raccontata. Rovigo domina dall’inizio con un gioco aperto, ritmato, in continuità diretta. Già alla prima azione Montemauri, che attacca spesso la linea, spreca una superiorità all’ala non servendo Sarto libero. Un minuto dopo è capitan Ferrario a segnare da touche su splendido “flat pass” di Van Reenen. Al 10’ Sarto conclude con un cambio di direzione in angolo una partenza da mischia con break di Van Reenen. Poi la tripletta del redivivo Filippo Cadorini, due maul e una giocata veloce ai 5 metri, che gli vale il meritato premio uomo del match (al costante Paolo Steolo il Bersagliere di giornata).

In sei entrate nei 22 metri avversari Rovigo segna cinque volte. Nelle tre del Colorno zero punti, per errori e in avanti, ripetuti anche in altre zone del campo. Qui la partita poteva prendere un’altra piega, se i rivali fossero riusciti a concretizzare. Invece la difesa rossoblù regge e l’attacco dilaga, agevolato dall’indisciplina emiliana (un giallo e un rosso). Colorno torna pericoloso solo al 47’ (Tangredi tenuto alto in area di meta) e 64’ con la meta di Pasini regalata da un errore Montemauri-Moscardi. Ma il risulto è scritto. Il Rovigo lo implementa con altre 5 mete. La più bella di Lubian su contrattacco di Ferrario e intelligente calcetto di Moscardi per liberarlo.

Unici brividi gli infortuni a Bazan Velez uscito precauzionalmente (polpaccio), Montemauri (protocollo concussion negativo dopo il placcaggio alto del cartellino rosso), Tavuyara e Van Reenen zoppicanti e fasciati. Tutti abili e arruolati, sembra, per i play-off.
 

Ultimo aggiornamento: 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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