Il parco di Granzette ospiterà pecore e agnelli salvati dalla macellazione per la festa islamica del sacrificio

Giovedì 29 Luglio 2021 di Nicola Astolfi
Pecore e agnelli in attesa di essere macellati, nei giorni scorsi, in una struttura rodigina

ROVIGO - L’associazione "I luoghi dell’abbandono" si prepara ad accogliere nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di Granzette un piccolo gregge di pecore e agnelli salvati dalla celebrazione della Festa del sacrificio. Evitate le macellazioni rituali per la festa islamica, grazie all’intervento della commissione provinciale per la tutela dei diritti degli animali presieduta da Gabriella Gibin, 15 pecore femmine con i loro agnellini, ancora in fase di svezzamento, avranno ospitalità temporanea nell’area del Family club del parco.

L’associazione culturale vicentina ha fatto crescere progressivamente il numero di animali ospitati. Con pecore e capre, cinque tartarughe di terra e una decina di tartarughe d’acqua nella fontana con conchiglia e nella vasca al padiglione 3, oltre a pesci, conigli, tacchini, galline e pulcini, si era trattato di donazioni di privati che non potevano accudirli. Stavolta è una soluzione a tempo che permetterà alla trentina di pecore e agnelli di pascolare.

«Potranno girare - spiega I luoghi dell’abbandono - in compagnia di galline, anatre, tacchini, capre, del nostro pavone, dell’asino Garibaldi e del cavallo, oltre alle pecore già presenti. Aver creato un’area dove gli animali possono pascolare allo stato semi-brado, permette loro di non sentirsi limitati dentro recinti.Le famiglie che hanno aderito al Family club portano spesso i loro bambini, permettendogli di vivere un’esperienza di immersione nella natura, dove gli animali non sono solo cibo, ma parte integrante del mondo».

I luoghi dell’abbandono invita chi fosse interessato a ricevere informazioni sull’adesione al Family club e sui vantaggi, a scrivere un’email all’indirizzo iluoghidellabbandonomail@gmail.com, o a presentarsi al parco ogni domenica dalle 10 alle 18 (ingresso gratuito).
 

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