ROVIGO - La linee della città del futuro sono fissate, pensate sulle buone pratiche dell'uso delle aree urbane, delle frazioni, dell'ambiente e del territorio, peraltro già circostanziate nelle normative nazionali e regionali.
Sarà nell'atto pratico che si potrà valutare quanto e come tutto ciò verrà applicato, ma intanto finalmente, con anni di ritardo (ne sono passati dodici dalla nuova legge urbanistica regionale e più di dieci dall'inizio della pianificazione con l'avvio del Pat), il capoluogo ha il documento programmatico del Piano degli interventi. Vale a dire il quadro strategico che farà da base ai singoli Piani divisi per fascia d'interesse e zona, per attuare appunto la legge regionale che ha istituito i cosiddetti Piani dei sindaci, strumenti rapidi di decisione di sviluppo urbanistico, per sottoscrivere gli accordi con i privati che valgono proprio cinque anni, decadendo se non venissero realizzati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sarà nell'atto pratico che si potrà valutare quanto e come tutto ciò verrà applicato, ma intanto finalmente, con anni di ritardo (ne sono passati dodici dalla nuova legge urbanistica regionale e più di dieci dall'inizio della pianificazione con l'avvio del Pat), il capoluogo ha il documento programmatico del Piano degli interventi. Vale a dire il quadro strategico che farà da base ai singoli Piani divisi per fascia d'interesse e zona, per attuare appunto la legge regionale che ha istituito i cosiddetti Piani dei sindaci, strumenti rapidi di decisione di sviluppo urbanistico, per sottoscrivere gli accordi con i privati che valgono proprio cinque anni, decadendo se non venissero realizzati.
