Paga con Easy Park, ma prende la multa: è guerra con i vigili

Sabato 2 Febbraio 2019 di Francesco Campi
Paga con Easy Park, ma prende la multa: è guerra con i vigili
ROVIGO - Ha pagato la sosta, ma è stato multato lo stesso. A Rovigo succede anche questo, ed è bene stare attenti perché l'insidia è nascosta. Come ha scoperto sulla propria pelle il 37enne impiegato di banca Massimo Miola, residente a Lendinara, pagare con Easy Park, l'app per smartphone che consente di pagare e gestire la sosta senza dover fare la spola con il parchimetro e pagando solo per il tempo effettivo: sbagliare il codice della zona, fra centro e semicentro, con una differenza di 10 centesimi l'ora, può voler dire trovarsi sul parabrezza una multa da 42 euro. La contestazione riportata nel verbale è «sosta in area regolamentata a parcometro senza azionare il dispositivo ed esporre ricevuta». Messa così, almeno a giudicare dalla ricevuta del parcheggio di Easy Park prodotta da Miola, quanto scritto sulla multa sarebbe palesemente falso, perché il problema è totalmente  diverso. Ed è per questo che il 37enne, speranzoso, ha contattato il comando della Polizia locale per chiedere spiegazioni e gli è stato detto di inviare una mail. Cosa che ha provveduto a fare. «Buongiorno si legge nel testo inviato -, come da accordi telefonici si richiede gentilmente l'annullamento del verbale in oggetto ed allegato, emesso perché utilizzando il dispositivo Easy Park erroneamente avevo selezionato l'area di sosta 430 anziché 433, con una differenza di tariffa oraria di 0.10 euro. La sosta effettiva è stata dalle 12.48 alle 14.30 quindi si tratterebbe di una differenza di 0.15 euro circa che, se necessario, potrei bonificarvi, ma sinceramente una multa di 42 euro mi sembra un po' esagerata. Allego verbale e ricevuta di pagamento Easy Park».
LA REPLICALa risposta è arrivata. Implacabile: «A seguito della nota ricevuta, dispiace comunicare che il pagamento per la sosta, eseguito per zona diversa da quella realmente in sosta, equivale a mancato pagamento; pertanto non è possibile procedere in modo diverso da quello previsto dalla sanzione di cui al preavviso in oggetto. Cordiali saluti». A stretto giro di mail, Miola ha replicato: «Molto bene (ovviamente si fa per dire). Allora chiedo di ritorno quanto pagato per la sosta, anche se si tratta di pochi centesimi. Come devo fare?». Secca la risposta: «Deve sentire direttamente la società Easy Park».
QUESTIONE DI PRINCIPIOIl problema, ovviamente, non è per l'esigua somma, ma per una vera e proprio questione di principio. «Non avessi pagato o avessi fatto il furbetto, capirei, ma ho semplicemente messo un codice sbagliato che ha comportato un risparmio' di circa dieci centesimi: 42 euro per 10 centesimi mi pare uno sproposito. Uso sempre Easy Park quando devo parcheggiare in centro a Rovigo e sto attento alle differenze fra le strade, perché in alcuni punti il codice è 430 in altri 433. E ho cercato, ma non ho trovato scritto da nessuna parte, che sbagliare zona equivale a non pagare. Perché io ho pagato e se risulta che non abbia pagato, a che titolo vengono incassati quei soldi?». A rendere ancora più paradossale il tutto, il fatto che l'auto fosse parcheggiata in via Casalini, la strada che da porta Sant'Agostino arriva fino a piazza Duomo. Nell'ultimo tratto, a fianco del Duomo, il primo parchimetro che si incontra seguendo la strada è proprio quello della piazza, dove è riportata la scritta 430. Forse non è un caso che nella bozza di bilancio, anche se ora con l'azzeramento delle Giunta tutto è congelato, la voce dei proventi da multe stradali fosse stata ritoccata a circa 4 milioni di euro. Nel 2018 il bilancio di previsione indicava il totale in 2,2 milioni.
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