Ex chiesa di San Michele, via ai lavori di restauro per 83mila euro

Lunedì 16 Gennaio 2023 di Elisa Barion
'ex chiesa di san Michele sul Corso del Popolo a Rovigo

ROVIGO - Un passo avanti nel restauro dell’ex chiesa di San Michele, nel cuore del centro storico tra corso del Popolo e via Carducci. Una determina firmata dal dirigente del settore Lavori pubblici di Palazzo Nodari ha affidato i lavori di ristrutturazione di una parte del complesso immobiliare alla Versab Restauri di Badia Polesine. Si tratta di un intervento dell’importo di circa 83mila euro che si concentrerà sul corpo A dell’ex chiesa, ovvero l’edificio adiacente quest’ultima, corpo centrale del complesso edilizio che sorge a ridosso del liceo Celio Roccati.
«L’immobile - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Favaretto - si trova attualmente allo stato grezzo e per questo motivo non è agibile e utilizzabile. Per intenderci, non ci sono neanche gli impianti funzionanti».
Con gli 83mila euro stanziati da Palazzo Nodari, una parte dei lavori può essere realizzata.

E a eseguirli sarà la ditta badiese «che risulta in possesso di documentate e pregresse esperienze analoghe a quella oggetto di affidamento - come si legge nella determina dirigenziale - e che risulta in grado di intervenire prontamente rispettando i tempi e le condizioni previste dall’amministrazione». La stessa ditta specializzata nel settore era già stata affidataria delle opere preliminari al restauro vero e proprio, ma «lo stato attuale del corpo A del fabbricato del complesso edilizio “Ex chiesa di San Michele” richiede il completamento dei lavori di ristrutturazione».


IL CANTIERE
Come detto, l’affidamento dei lavori di restauro rappresenta un passo avanti nel recupero dell’immobile: tra gli interventi da realizzare, oltre agli impianti, sarà necessario fare anche la pavimentazione e ammodernare gli infissi. Tutto questo per consentire all’edificio di essere utilizzato una volta recuperato e reso agibile. E poi, cosa ne sarà del corpo A? Sul tavolo una proposta c’è e coinvolge, oltre al Comune, anche la Provincia. Perché Palazzo Celio, ente titolare della gestione delle scuole superiori del territorio provinciale, sta elaborando una proposta di convenzione che nei prossimi giorni recapiterà all’amministrazione comunale per ottenere la gestione dell’immobile in questione e destinarlo all’uso scolastico. In cambio, la Provincia si farà carico della restante e consistente parte del restauro, come spiega Graziano Azzalin, consigliere delegato ai Lavori pubblici della Provincia. «Già la prossima settimana - sottolinea - presenteremo la proposta di convenzione al Comune. L’idea è quella di completare i lavori di recupero del corpo A per poi destinarlo al liceo Celio Roccati, dato che la scuola è in costante crescita e ha bisogno di nuovi spazi per le proprie attività, anche in prospettiva di nuove proposte formative come, per esempio, il liceo musicale».


OPERA DATATA
In generale, la ristrutturazione dell’intero complesso ex San Michele, che comprende la chiesa sconsacrata e appunto l’ex conventino, ha avuto una storia alquanto travagliata. Gran parte della struttura era stata recuperata con i fondi ottenuti nel 2009 dal ministero dell’Interno, attraverso il progetto Migrantes messo a punto dall’allora assessore alle Pari opportunità della giunta Merchiori, Giovanna Pineda. All’interno avrebbero dovuto trovare spazio anche la sede dell’Informaimmigrati e del Centro interculturale donna e antiviolenza. In quegli anni, l’operazione per realizzarvi al suo interno uno spazio di accoglienza per la protezione di donne vittime di violenza e richiedenti asilo fu duramente contestata dal centrodestra. Ora l’ex chiesa è uno spazio espositivo, una parte è utilizzata dalla Caritas e da alcune associazioni per le loro attività, mentre per l’ex conventino il futuro si scriverà nei prossimi giorni.

Ultimo aggiornamento: 07:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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